di Annamaria GALLO
Dal febbraio 2022, con l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, l’Unione Europea ha progressivamente adottato un articolato sistema di misure restrittive volte a colpire le fonti di finanziamento della guerra, limitare l’accesso della Russia a beni e tecnologie strategiche e ridurre l’influenza geopolitica di Mosca.
I primi pacchetti di sanzioni UE hanno riguardato il congelamento di beni, il divieto di viaggio per soggetti individuati, il blocco delle riserve valutarie della Banca centrale russa detenute in Europa e il divieto di accesso ai mercati finanziari dell’UE.
Con il tempo, i pacchetti successivi hanno assunto una portata sempre più ampia e sofisticata, includendo restrizioni all’export di tecnologia dual-use, sanzioni nel settore energetico (petrolio, carbone, gas liquefatto), misure nel settore finanziario (esclusione dal sistema SWIFT di principali banche russe), limiti alla fornitura di servizi professionali e divieti alla propaganda mediatica filorussa.
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