di Fabio ACCARDI
Riflessioni per migliorare la capacità di comprensione, dialogo e comunicazione degli attori interni dei sistemi di controllo e compliance.
Premessa
Nella prima parte del libro “Governo e del controllo dei rischi”(1) ho evidenziato, anche con esempi semplici, come il tema della gestione dei rischi pertiene, in primo luogo, alla nostra dimensione personale. Infatti, nelle scelte quotidiane, se vogliamo affrontare una decisione che ci riguarda, dovremo sempre fare valutazioni che attengono alla probabilità di incorrere in alcuni eventi o meno. Naturalmente ciò attiene a decisioni che hanno un impatto sull’ambiente ed il contesto sociale in cui viviamo.
I principi ed i valori che guidano la nostra condotta costituiscono i fondamenti della nostra “cultura del rischio”.
Essa può condizionare la creazione o meno di valore per il contesto negli ambiti che ci interessano più direttamente. In tema di ambiente sono ormai di diffusa applicazione i termini “nimby” (not in my backyard, ovvero non nel cortile di casa mia) e “pimby” (please in my backyard).
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