LPAvvocati

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LP Avvocati Studio legale multidisciplinare di Roma
LP Avvocati è uno studio legale multidisciplinare di Roma.

Il Dipartimento di Compliance offre assistenza in materia di responsabilità da reato degli enti, anticorruzione, privacy, cybersecurity, salute e sicurezza sul lavoro, tutela dell’ambiente, whistleblowing, indagini interne e diritto dello sport..
Gli avvocati ricoprono anche il ruolo di docenti presso Università, pubbliche e private, ISPRA, Camera Penale e altri Enti, oltre a partecipare periodicamente, quali relatori, a convegni nazionali e internazionali.
Lo Studio si avvale di tecnologie avanzate e di strumenti di intelligenza artificiale per prestazioni di alto livello.

Sito Internet: www.lpavvocati.com


Scrivono per Risk & Compliance.

Marta VALENTINI | LinkedIn
Viviana BELLEZZA | LinkedIn
Teresa CAMPANA | LinkedIn
Il sistema di segnalazione ai sensi della nuova normativa safeguarding

Il sistema di segnalazione ai sensi della nuova normativa safeguarding

16 dicembre 2024

di Marta VALENTINI

Il contesto internazionale

Negli ultimi decenni, il settore sportivo è stato destinatario di una forte attività di regolamentazione nazionale e internazionale al fine di rispondere alle crescenti richieste di trasparenza, integrità e tutela di coloro che partecipano a vario titolo all’attività sportiva e, in primis, delle categorie più vulnerabili quali bambini, donne e persone con disabilità.

A livello internazionale, diverse organizzazioni, come il Comitato Olimpico Internazionale (in inglese International Olympic Committee – IOC)(1) e le Federazioni Sportive Internazionali, hanno già da tempo introdotto policy e regolamenti di safeguarding per prevenire e sanzionare fenomeni di abuso, violenza e discriminazione(2). Questi strumenti sono spesso ispirati alle normative internazionali sui diritti umani, come la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia(3). 

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Reati del Testo Unico delle Accise nel Catalogo 231: Novità Normative e Impatti sui Modelli di Compliance

Reati del Testo Unico delle Accise nel Catalogo 231: Novità Normative e Impatti sui Modelli di Compliance

2 dicembre 2024

di Teresa CAMPANA

L’art. 25-sexiesdecies del d. lgs. n. 231/2001, rubricato “Contrabbando”, è stato recentemente modificato dal d.lgs. n. 141/2024(1). La norma, nella sua nuova formulazione in vigore il 4 ottobre 2024, recita:

“1. In  relazione  alla  commissione dei reati  previsti  dalle disposizioni nazionali complementari al codice doganale dell’Unione, di cui al decreto legislativo emanato ai sensi degli articoli 11 e 20, commi 2 e 3, della legge 9 agosto 2023, n. 111, e dal testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, si applica  all’ente  la  sanzione  pecuniaria fino a duecento quote.2. Quando le imposte o i diritti di confine dovuti superano centomila euro si applica all’ente la sanzione pecuniaria fino a quattrocento quote. 3. Nei casi previsti dai commi 1 e 2 si applicano all’ente le sanzioni interdittive previste dall’articolo 9, comma 2, lettere c), d) ed e) e, nel solo caso previsto dal comma 2, anche le sanzioni interdittive previste dall’articolo 9, comma 2, lettere a) e b)”.

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NIS2 PER LE PMI. IL LIVELLO MINIMO DI CYBERSICUREZZA

Nis2 per le PMI. Il livello minimo di cybersicurezza

11 novembre 2024

di Viviana BELLEZZA

Una breve guida pratica per le imprese chiamate a valutare la propria cyber-security posture(1) e prevedere un piano di azioni correttive per migliorare la sicurezza informatica.

Il primo adempimento dell’impresa? Come anticipato nel corso di una precedente pubblicazione alla quale si rinvia(2): registrarsi, ove necessario, sulla piattaforma dell’Autorità(3) in qualità di soggetto, pubblico, para-pubblico o privato, rientrante nel perimetro della NIS2(4). 

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NIS 2: senza fretta ma senza sosta. Una breve guida pratica.

NIS2: senza fretta ma senza sosta. Una breve guida pratica

10 ottobre 2024

di Viviana BELLEZZA

Una breve guida pratica per le imprese chiamate ad auto-valutare la propria organizzazione ai fini dell’applicabilità della Direttiva NIS2.

Il D-day è arrivato. 

Il 1° ottobre 2024 è stato pubblicato il d.lgs. 138/24 (“Decreto”) che recepisce la Direttiva UE 2022/2555; entrerà in vigore il 16 ottobre 2024(1).

I termini per l’adeguamento alle nuove disposizioni decorrono dall’inizio del prossimo anno. Dunque non vi è fretta, ma occorre cominciare, qualora non si fosse ancora provveduto, ad effettuare un’attività di self-risk assessment in materia di cybersecurity.

Ancora oggi, nonostante il proliferare di normative italiane (si pensi da ultimo alla legge sulla cybersicurezza, L. 90/2024) ed europee (DORA, CRA, Cybersecurity Act, ecc.), e la diffusione di notizie di attacchi informatici sferrati a società e a Stati, il livello di consapevolezza delle imprese circa i rischi cibernetici e la loro capacità di adottare strategie di mitigazione stenta ad aumentare.

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Responsabile Safeguarding: funzioni e responsabilità

Responsabile Safeguarding: funzioni e responsabilità

18 settembre 2024

di Marta VALENTINI

In questi ultimi anni il mondo dello sport si sta sempre più orientando verso una graduale e maggiore promozione dell’integrità, della trasparenza e del rispetto dei diritti fondamentali, incentivando un ambiente quanto più possibile sicuro, equo e privo di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione.

Lo stimolo, almeno a livello nazionale, è rappresentato dall’art. 16 del d.lgs. 39/2021 che ha introdotto l’obbligo per le Associazioni e Società Sportive professionistiche e dilettantistiche (di seguito solo “ASs”) di adottare Modelli e Codici di Condotta per la tutela dei minori e la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra discriminazione (c.d. Modelli e Codici di Condotta Safeguarding), conformi alle Linee Guida emanate sul tema dai rispettivi Enti di affiliazione, quali le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione sportiva e le Associazioni benemerite(1).

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Responsabile Safeguarding: requisiti, tempistiche e modalità di nomina

Responsabile Safeguarding: requisiti, tempistiche e modalità di nomina

4 settembre 2024

di Marta VALENTINI

L’art. 16 del d.lgs. 39/2021 ha introdotto l’obbligo per le Associazioni e Società Sportive professionistiche e dilettantistiche (di seguito solo “ASs”) di adottare – in linea di massima entro l’estate 2024 – Modelli e Codici di Condotta per la tutela dei minori e la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra discriminazione (c.d. Modelli e Codici di Condotta Safeguarding)(1), conformi alle Linee Guida emanate sul tema dai rispettivi Enti di affiliazione, quali le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione sportiva e le Associazioni benemerite(2).

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Riforma dello sport: nuovi Modelli e Codici di condotta per la safeguarding in ottica di compliance integrata

24 aprile 2024

di Marta VALENTINI

L’art. 16 del d.lgs. 39/2021(1) promuove un più elevato livello di sensibilità e impegno nel mondo dello sport, incentivando un ambiente inclusivo e che assicuri la dignità e il rispetto dei diritti di tutti coloro che partecipano, a qualsiasi titolo, all’attività sportiva.

Gli obiettivi da raggiungere sono, nello specifico, la parità di genere tra uomo e donna, la tutela dei minori e il contrasto effettivo ed efficace a ogni forma di violenza di genere e di discriminazione, attraverso l’adozione di misure di prevenzione e presidi di controllo c.d. di “safeguarding”.

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segnalazione whistleblowing

OdV gestore del canale di segnalazione whistleblowing. Riflessioni sulla Guida di ANAC e di Confindustria

15 novembre 2023

di Marta VALENTINI

L’organismo di vigilanza del sistema 231 come possibile gestore del canale di segnalazione whistleblowing. Riflessioni alla luce del d.lgs. 24/2023, come interpretato dalle Linee Guida ANAC e dalla Guida Operativa Confindustria.

Il D.lgs. 10 marzo 2023, n. 24 (“Decreto”) ha riscritto, tra le altre cose, anche le regole per l’istituzione e la gestione dei canali whistleblowing, senza indicare in maniera tassativa chi possa essere il “destinatario” della segnalazione, vale a dire il soggetto incaricato di ricevere e di gestire le segnalazioni oggetto della nuova disciplina.

L’art. 4 co. 2 ne individua, infatti, solamente i requisiti: “(l) la gestione del canale di segnalazione è affidata a una persona o a un ufficio interno autonomo dedicato e con personale specificamente formato per la gestione del canale di segnalazione ovvero è affidata a un soggetto esterno, anch’esso autonomo e con personale specificamente formato”.

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