Italian Compliance Manager

Compliance Manager: la normativa di riferimento professionale

1 ottobre 2021

di Cipriano FICEDOLO e Alessandro CERBONI

In precedenza abbiamo trattato quelle che sono le competenze e la forma mentis che deve avere un Compliance Manager(1) per svolgere efficacemente il proprio compito.

Ora andremo ad esaminare quali sono le possibilità di accedere alla qualifica professionale di Compliance Manager in Italia, al fine di soddisfare i criteri previsti dalla norma ISO 37301 che per essere ottenuta, richiede la presenza in azienda della figura del Compliance Manager con particolari e specifiche caratteristiche di professionalità.

In Italia per accedere a questa professione in maniera legale e certificata esistono dei percorsi e delle norme finalizzate ad ottenere il titolo di Compliance Manager valido e riconosciuto dalla norma ISO.

LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO PROFESSIONALE DEL COMPLIANCE MANAGER

La legge 4/2013 costituisce la normativa di riferimento in materia di “professioni non organizzate in ordini o collegi”, o anche “professioni associative”.

Tale seconda denominazione discende dalla regolamentazione della stessa L. 4/2013 che prevede la possibilità di formare associazioni di natura privatistica per le professioni senza albo e di certificare le competenze dei loro membri.

Le associazioni non hanno per ora vincolo di rappresentanza esclusiva della professione in questione, lasciando così sussistere la possibilità che ne esistano varie per la medesima figura.

Esiste un ulteriore percorso per acquisire la qualifica di Compliance Manager che consiste nel conseguire una qualifica professionale di livello EQF.

EQF (European Qualifications Framework) è il quadro europeo delle qualificazioni per l’apprendimento permanente. Nasce nel 2008 per rendere le qualificazioni trasparenti in modo semplice, immediato e condiviso. EQF è una griglia di descrizione a 8 livelli di complessità crescente.

Il suo vantaggio è essere applicabile a qualsiasi tipo di qualificazione: da quella ottenuta al termine di un percorso scolastico fino ai livelli più alti di istruzione, formazione accademica e professionale.

Ogni livello presenta una serie di descrittori, i risultati dell’apprendimento o learning outcomes, che si articolano su tre dimensioni descrittive delle competenze: conoscenze, abilità e autonomia e responsabilità.

L’EQF si collega, a livello nazionale, il Quadro nazionale delle qualificazioni QNQ istituito nel 2018. EQF non si occupa della equiparazione o equipollenza dei tuoi titoli di studio. In Italia, il Punto di Coordinamento Nazionale (PCN) EQF opera dal 2017 presso ANPAL(2) e ha il compito principale di implementare e promuovere il Quadro Nazionale delle Qualificazioni e di promuovere l’implementazione di EQF nel nostro Paese.

In Italia già due regioni hanno deliberato, su sollecitazione di Assocompliance, un percorso formativo per Compliance Manager e sono la Lombardia e la Toscana.(3)

Sebbene le associazioni di professioni non regolamentate forniscono alcune garanzie peculiari, è possibile esercitare le attività della figura anche in autoregolamentazione se in conformità con la normativa tecnica UNI (direttiva 98/34/CE).

Anche UNI, di recente, nel proprio sito istituzionale(4) fornisce una elencazione molto esaustiva di quelle che sono le professioni non ordinistiche.

ISO, CEN e UNI hanno varato numerose iniziative di qualificazione di queste attività professionali, una base sulla quale molte commissioni tecniche UNI hanno definito un consistente pacchetto di norme.

Il legislatore ha riconosciuto l’importanza di questa attività di normazione:

la legge 4/2013 Disposizioni in materia di professioni non organizzate applica il principio di sinergia tra legislazione e normazione tecnica. Con l’articolo 9 rimanda alle norme UNI per definire i principi e i criteri che disciplinano l’esercizio autoregolamentato dell’attività professionale(5).

Nel caso che ci interessa la norma UNI 11753:2019 regola:

  1. Attività professionali non regolamentate – Professionista della Conformità e Etica (Compliance and Ethics) operante nel settore bancario, finanziario e assicurativo-previdenziale – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza.(6)

In ogni caso, consultando il sito di UNI si può visionare l’elenco completo delle norme tecniche e le prassi di riferimento che riguardano le attività professionali non regolamentate.

Allo stato, abbiamo potuto constatare che, relativamente alle professioni non ordinistiche l’iscrizione in un elenco professionale non è condizione per poter esercitare la propria attività professionale, a differenza di quelle ordinistiche quali ad esempio avvocati e commercialisti che per svolgere la propria professione devono necessariamente sostenere un esame di abilitazione ed iscriversi all’apposito albo professionale.

Sul sito del MISE l’elenco è distinto in tre sezioni(7):

1. Associazioni che rilasciano l’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati dai soci:

Sono quelle associazioni che autorizzano i propri iscritti, o quantomeno una loro parte, ad utilizzare in tal modo il riferimento all’iscrizione: è evidente che questo comporta una maggiore assunzione di responsabilità da parte dell’associazione stessa.

2. Associazioni che non rilasciano l’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati dai soci:

Si tratta di quelle associazioni professionali che possiedono i requisiti fondamentali previsti dalla legge, ma non intendono autorizzare i propri iscritti, o una parte di loro, ad utilizzare il riferimento all’iscrizione come marchio/attestato di qualità dei servizi offerti, anche se vengono comunque previste alcune garanzie per il consumatore (ad esempio, il codice di condotta e lo sportello per il consumatore).

3. Forme aggregative:

Sono quelle associazioni, previste dall’art. 3 della legge, che riuniscono diverse associazioni professionali.

All’elenco sono collegate le singole schede riassuntive delle singole associazioni, firmate dai loro legali rappresentanti, che contengono i dati salienti degli elementi informativi previsti dalla legge, che sono resi conoscibili nel dettaglio attraverso i siti web delle singole associazioni, a cui si può accedere mediante appositi link alla scheda dell’associazione.

In questo modo si adempie alla funzione di trasparenza prevista dalla legge, fornendo al cliente dei servizi professionali, sia esso consumatore che impresa, uno strumento per orientare la propria scelta.

L’inserimento di un’associazione di professionisti in questo elenco non costituisce in alcun modo un riconoscimento giuridico della professione da essi esercitata.

Questo può avvenire solo a seguito di specifici provvedimenti legislativi riguardanti la professione stessa.

Assocompliance (8)Associazione Nazionale per la Compliance delle Regole, riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico, appartiene alla prima categoria, ovvero fa parte di quelle associazioni che rilasciano l’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati dai soci ed autorizzano i propri iscritti, ad utilizzare in tal modo il riferimento all’iscrizione.

Difatti gli iscritti sono inseriti in un elenco pubblico, così come previsto dalla legge, e per potervi essere inseriti devono sostenere un corso di formazione professionale ed all’inizio di ogni anno solare l’associazione procede con la verifica dei requisiti per il mantenimento dell’iscrizione all’albo dei Compliance Manager.

Entro il 31 gennaio di ogni anno, gli associati sono tenuti ad inviare all’associazione la seguente documentazione:

  • Autodichiarazione come da modello allegato di assenza di contenziosi legali in corso relativi all’attività di Compliance Manager.
  • Evidenza della formazione continua con almeno 8 crediti annuali.

Per tale motivo ottenere l’iscrizione ad Assocompliance costituisce un titolo di qualificazione professionale garantita dall’Associazione e, appunto, riconosciuto dal MISE a differenza di quanti si auto dichiarano o vengono amministrativamente nominati in azienda Compliance Manager.

Con emanazione della ISO 37301 di fatto si impone la figura del Compliance Manager che pertanto ha oggi uno nuovo ruolo strategico ufficiale all’interno delle aziende. Precedentemente la funzione e la figura era prescritta nelle norme bancarie e del settore assicurativo e nonché nel settore chimico farmaceutico.

La differenza fondamentale tra la vecchia ISO 19600 e la nuova ISO 37301 e che la seconda, a differenza della prima, ha una struttura basata su HLS – High Level Structure e rappresenta l’evoluzione della Linea guida ISO 19600:2014, da sistema di gestione di tipo B, ossia non certificabile, a sistema di gestione di tipo A, certificabile.

Questo permetterà che i modelli di Compliance, ad oggi prevalentemente affidati a best practice e linee guida proprietari, possano essere finalmente riferiti ad una norma internazionale, a fronte della quale sarà possibile conseguire una certificazione rilasciata da un organismo di terza parte.

In definitiva da oggi in poi finalmente si potrà certificare attraverso uno standard validamente riconosciuto a livello internazionale (ISO 37301:2021) se il Sistema per la Compliance di un’azienda è effettivamente compliant.

Una particolarità e novità è che la certificazione del sistema della Compliance con la ISO 37301:2021 è richiedibile e applicabile anche agli enti pubblici.

Gli scenari che si aprono sono innumerevoli e di sicuro la figura del Compliance Manager assumerà un ruolo sempre più centrale nelle dinamiche aziendali.

2/2

Intervento di:

Cipriano FICEDOLO

Alessandro CERBONI, Vice Presidente di  Assocompliance

 

LEGGI QUI l’articolo precedente 1/2,  Compliance Manager – Ruoli, funzioni e prospettive future


Per approfondimenti, consultare i seguenti link e/o riferimenti:

(1)  Cfr. C.Ficedolo, A. Cerboni (2021), “Compliance Manager – Ruoli, funzioni e prospettive future”; www.riskcompliance.it

(2)  Cos’è EQF (European Qualifications Network)?  |  SkillON, ANPAL

(3)  Percorso Formativo  –  Compliance Manager  |  Assocompliance

(4)  Professioni Non Regolamentate  |  UNI Ente Italiano di Normazione

(5)  Professioni Non Organizzate in Ordini o Collegi: Elenco  |  Ministero dello Sviluppo Economico (MISE)

(6)  Professionista della Conformità e Etica (Compliance and Ethics)  |  UNI 11753:2019

(7)  Associazioni che rilasciano Attestato di Qualità: Elenco  |  Ministero dello Sviluppo Economico (MISE)

(8)  Assocompliance  |  www.assocompliance.it



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