SupTech

Esperienze e Progetti SupTech in ambito mondiale

12 aprile 2021

di Nunzia RUSSO

Nei miei articoli precedenti trattavo di FinTech, SupTech, RegTech e delle nuove tecnologie applicate alla regolamentazione con un focus in ambito Antiriciclaggio e Antiterrorismo.

Andiamo a riprendere brevemente i concetti fondamentali e poi trattiamo di esperienze ed esperimenti in ambito SupTech che sono state realizzate allargando il perimetro a livello mondiale.

Le FinTech, di cui farò solamente un cenno in questo articolo, sono le nuove aziende che hanno come core business la tecnologia applicata alla finanza. Queste ultime hanno avuto un grande incremento numerico negli ultimi anni. L’Italia conta ormai quasi 300 aziende e un fatturato di circa 270 milioni di euro nel solo 2019.

Inizialmente, le FinTech si proponevano sul mercato come competitor e un’alternativa di fiducia dopo le crisi finanziarie e di alcuni Istituti, accogliendo la simpatia e il consenso verso società snelle, con pochi costi di gestione e sicure. Ultimamente si è compreso che le FinTech non sono più rivali degli istituti finanziari anzi si sta sempre di più procedendo a una integrazione con i grandi Istituti Bancari in un clima di collaborazione e di aiuto a vicenda; difatti:

  • se le agili società di FinTech non riescono a stare dietro alla regolamentazione pesante ed economicamente gravosa,
  • gli Istituti Bancari non sono così tecnologicamente pronti e orientati a grossi cambi di paradigma.

Ma anche le FinTech e le Autorità di Regolamentazione e di controllo partono da paradigmi completamente diversi ma i punti di forza delle due tipologie di soggetti sono integrabili fortemente. Ed ecco che sempre di più il termine più utilizzato è quello della Fintegration, integrazione e cooperazione tra FinTech e Istituzioni.

Ed è qui che è nato anche il termine SupTech, che indica l’uso da parte delle autorità finanziarie, di vigilanza e di regolazione, di strumenti avanzati di raccolta e analisi di dati, consentiti da tecnologie innovative. Dallo stesso Financial Stability Board nell’ottobre 2020, nel termine SupTech venivano comprese tutte quelle nuove tecnologie atte ad aiutare le autorità a migliorare le loro capacità di supervisione. Talvolta viene definito anche come il RegTech per Supervisors e Regulators. Quella che si sta andando a delineare difatti è la strada verso una vigilanza proattiva, forward-looking e basata sul dato e su tecnologie di data analytics, cloud computing e DLT.

L’esigenza che le Autorità hanno riscontrato è quella di aumentare il perimetro, la granularità e la frequenza dei dati raccolti a supporto di una “more effective, intrusive and intensive financial supervision” senza aumentare i costi e l’aggravio di risorse.

Tenendo conto della costante crescita delle normative emanate sia dalle autorità finanziarie internazionali sia nazionali, gli strumenti SupTech e RegTech possono garantire grandi benefici per la stabilità finanziaria. Da un lato, l’uso di SupTech può aiutare le autorità a migliorare le capacità di supervisione, sorveglianza e analisi, generando anche indicatori di rischio in tempo reale. D’altra parte, le istituzioni regolamentate possono utilizzare RegTech per ottenere migliori risultati di conformità, migliorare le capacità di gestione del rischio e generare approfondimenti di alto livello per migliorare il processo decisionale.

Prima di guardare a livello internazionale, ricordiamoci che anche Banca d’Italia si sta muovendo e a fine 2020 ha dato avvito a un Hub FinTech a Milano per la sperimentazione, la selezione dei contributi di esperti e società indipendenti, italiani e internazionali, la collaborazione con le istituzioni e le università e il dialogo con gli operatori di mercato. In quest’Hub al momento sono stati vagliati una ventina di progetti da parte di team di esperti della Banca d’Italia che ne stanno valutando il potenziale innovativo e di compatibilità con l’attuale quadro regolatorio. Non è ancora dato di sapere i nomi, ma sono note alcune delle aree di riferimento: uso di tecnologie blockchain/DLT per rendere più efficienti alcuni processi dell’industria finanziaria e nuove tecniche di machine learning e di utilizzo di Big data per le letture automatiche di norme o analisi di tipo macroeconomico.

CONSOB ha dato avvio a tre prototipi sull’estrazione e l’analisi di informazioni dai report (es. PRIIPs, Relazione di Compliance) tramite text mining.

Le prime Autorità ad utilizzare e sperimentare il SupTech sono state l’FCA inglese, l’ASIC australiana e la MAS di Singapore. Ma nel corso degli ultimi anni diverse sono le esperienze e i casi di successo degni di essere presi ad esempio ed è per questo che vogliamo riportare in questo articolo le esperienze estere degne di nota e analizzate dal Digital Compliance HUB 2019 del CETIF dell’Università Cattolica di Milano.

Bank of England in collaborazione con il MAS (Monetary Authority of Singapore) e con diverse banche globali hanno esplorato e analizzato il framework della machine-readable regulation. Sono stati realizzati diversi POC (proof of concept) attraverso un loro programma di accelerator. Uno di questi esperimenti ha l’obiettivo di riformare il data input attraverso un “Audit di Artificial Intelligence” per individuare le anomalie nelle transazioni finanziarie e riportarle real time.

Sempre il MAS di Singapore ha realizzato un sistema di analisi dei dati per le attività di contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. La soluzione che si basa sulla Network Analysis, utilizza le tecnologie di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e di Machine Learning per analizzare 3000 report mensili relativi a transazioni sospette. Sulla base delle informazioni che vengono intercettate, le Autorità di Vigilanza saranno in grado di cercare ulteriori dati e informazioni. Questo tipo di tecnica aumenta notevolmente l’efficienza e l’efficacia dei controlli. Basti pensare che la creazione manuale di una rete per l’identificazione di potenziali riciclatori dura almeno due anni. Come abbiamo detto più volte anche nei miei precedenti articoli, l’Antiriciclaggio e l’Antiterrorismo sono fenomeni che hanno una copertura mondiale.

Oesterreichische National Bank (Banca Nazionale Austriaca) ha reso più agevole il meccanismo di raccolta dei dati, passando da un approccio template-based a un approccio input-based che permette di raggiungere una maggiore qualità, granularità e tempestività dei dati. In modo da avere un impatto positivo e diretto sul livello di integrazione tra questa banca e i sistemi operativi delle altre banche.

CFPBConsumer Financial Protection Bureau (Agenzia governativa Americana) ha ideato un sistema di gestione dei reclami online che raccoglie informazioni direttamente dai consumatori e li organizza in un complesso database fruibile dai consumatori, dalle istituzioni finanziarie e dalle agenzie federali.

Abu Dhabi Global Market ha lanciato un progetto di e-KYC in accordo con le più importanti istituzioni finanziarie degli Emirati Arabi Uniti. Attualmente sta lavorando su un POC per decidere la struttura della governance e i requisiti funzionali di questa utility, lavorando sullo sviluppo di un framework al fine di regolare e supervisionare le attività degli Intermediari e gli scambi in criptovaluta, facendo leva sulla sorveglianza degli scambi e sulle soluzioni di raccolta dei dati.

BNR in partnership con Sunoida Solutions sta sviluppando un sistema di EDW (Electronic Data Warehouse) per automatizzare e snellire il processo di reporting che faciliti la raccolta dati e il processo di supervisione. L’EDW consente alla BNR di estrarre automaticamente i dati dal sistema di banche istituzionali finanziarie, riducendo il bisogno del loro compliance officer di costruire e inviare i report manualmente.

Banco Central Do Brasil ha sviluppato un sistema di analisi da remoto attraverso l’uso del quale i regolatori possono raccogliere dati e documenti e interagire online con le istituzioni finanziarie. Ciò comporta compiti normativi attraverso l’automatizzazione e l’archiviazione dei documenti, consentendo alle autorità di regolamentazione di raggiungere gli istituti finanziari più piccoli, aumentando così la produttività regolamentare.

De Nederlandsche Bank (DNB) ha istituito un Data Science Hub nell’ambito della Data Goverance. Lo scopo del programma è di lavorare in modo più efficiente con i dati. Gli obiettivi che l’hub vuole raggiungere sono:

  1. il miglioramento dell’IT anche attraverso l’utilizzo di soluzioni cloud per l’archiviazione e l’elaborazione dei dati;
  2. la ricerca di diverse POC nell’area dell’analisi dei dati, compresa l’analisi del rischio di credito, gli indicatori di rischio di compensazione centrale, l’individuazione del contagio e l’analisi del testo;
  3. la creazione di una comunità di data scientist.

ASIC (Australian Securities and Investments Commission) utilizza il sistema MAI (Market Analysis and Intelligence) per consolidare, monitorare e analizzare l’attività di trading in tempo reale. L’Autorità Australiana sta sperimentando tecniche di crittografia delle informazioni scambiate tra autorità, senza la necessità di decriptare per abilitare gli analisti a tracciare le transazioni facendo particolare attenzione alla privacy e/o alla sicurezza.

U.S. Securities and Exchange Commission con ARTEMIS (Advanced Relations Trading Enforcement Metric Investigation System) vengono analizzati i pattern e le relazioni con riferimento alle attività di trading attraverso un database che contiene oltre 6 miliardi di dati, al fine di valutare e identificare eventuali operazioni sospette.

L’Autorità Russa sta lavorando per introdurre nuove tecnologie per la regolamentazione e la supervisione. Le progettualità attengono a una digitalizzazione dei processi di regolamentazione e alla creazione di un database di documenti, alla digitalizzazione delle procedure di compliance. Inoltre, sono previste importanti progettualità per la diffusione dell’utilizzo di tool di RegTech e SupTech, per cui è prevista l’autorizzazione da parte dell’Autorità.

Sicuramente ci saranno altri esperimenti, che non ho citato, ma credo che siamo sulla strada giusta per procedere a un effettivo utilizzo della tecnologia anche da parte delle nostre Autorità di Vigilanza e Regolamentazione.

 


Per approfondimenti e normative, consultare i seguenti link e/o riferimenti:

CETIF, Digital Compliance Hub 2019

CONSOB, Relazione annuale 2019

UIF-Banca d’Italia, Applicazioni suptech per l’antiriciclaggio, Quaderno 14-2019

PWC, SupTech: l’innovazione del settore finanziario a supporto del Regolatore, 2020



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