Infiltrazioni delle organizzazioni criminali nelle imprese legali: analisi, motivazioni e implicazioni

Infiltrazioni delle organizzazioni criminali nelle imprese legali: analisi, motivazioni e implicazioni

24 gennaio 2025

di Annamaria GALLO

L’infiltrazione delle organizzazioni criminali nell’economia legale rappresenta una minaccia significativa, capace di distorcere il tessuto economico e sociale di un Paese, ed una problematica cruciale, che influenza la competitività delle imprese, la fiducia nelle istituzioni e la stabilità economica.

L’Italia, con la sua peculiare storia e presenza di organizzazioni criminali autoctone quali la Mafia, la Camorra e la ‘Ndrangheta, offre un caso studio unico per comprendere le dinamiche di questa interazione tra economia legale e illegale. 

Un recente studio “Mafie e imprese” pubblicato dalla UIF offre un quadro dettagliato di questo fenomeno, illustrandone le motivazioni, le modalità operative e le implicazioni politiche.

1. L’entità del fenomeno 

Secondo i dati raccolti nella “Mappatura” della UIF, che analizza le connessioni tra organizzazioni criminali e imprese legali sulla scorta delle SOS inviate da tutti i soggetti obbligati, circa il 2% delle imprese italiane è potenzialmente infiltrato dalle organizzazioni criminali. Queste imprese non sono distribuite uniformemente sul territorio: le regioni meridionali, culla delle principali organizzazioni criminali italiane, registrano una maggiore incidenza, ma anche le regioni settentrionali sono significativamente interessate. Le imprese infiltrate non si limitano ai settori tradizionalmente vulnerabili, come costruzioni e gestione dei rifiuti, ma si estendono a settori diversi, evidenziando un fenomeno ramificato e pervasivo. 

2. Motivi delle infiltrazioni 

Lo studio identifica tre principali motivazioni che guidano l’infiltrazione delle organizzazioni criminali nelle imprese legali: 

  • Motivazione funzionale: le organizzazioni criminali creano o utilizzano imprese legali per svolgere direttamente attività illecite, come il riciclaggio di denaro o la falsificazione di documenti fiscali (cartiere). Queste aziende, spesso di piccole dimensioni, sono progettate per servire esclusivamente gli scopi della criminalità, presentando un rischio elevato di confisca.
  • Motivazione competitiva: le imprese già esistenti vengono infiltrate per ottenere vantaggi competitivi tramite metodi illeciti, come la corruzione per vincere appalti pubblici o l’intimidazione della concorrenza. Questa strategia permette alle organizzazioni criminali di espandere il controllo su specifici settori economici, aumentando i profitti senza necessariamente coinvolgere l’impresa in attività apertamente criminali;
  • Motivazione relazionale: l’elemento innovativo evidenziato dallo studio è l’infiltrazione motivata da ragioni puramente finanziarie o relazionali. In questi casi, le organizzazioni criminali investono in aziende grandi e consolidate senza contaminarle con attività criminali, utilizzandole per ottenere rendimenti stabili e sviluppare relazioni con esponenti politici o economici. Questo approccio, meno rischioso e meno visibile, sta emergendo come una delle strategie più diffuse.

3. Le caratteristiche delle imprese infiltrate

Le imprese che subiscono infiltrazioni dalle organizzazioni criminali presentano tratti distintivi che variano a seconda delle motivazioni. Le aziende nate infiltrate sono spesso piccole e localizzate in aree con debole presenza istituzionale. Al contrario, le imprese di medie e grandi dimensioni tendono a infiltrarsi successivamente, in periodi di difficoltà finanziaria o durante fasi di crescita che richiedono investimenti significativi. Questo comportamento riflette un approccio opportunistico da parte delle organizzazioni criminali, che individuano aziende vulnerabili o strategiche da cui trarre vantaggi economici.

3.1 Le imprese Born-Infiltrated

Le imprese born-infiltrated sono create sin dall’inizio con l’obiettivo di servire gli interessi delle organizzazioni criminali.

Caratteristiche principali:

Queste imprese spesso mostrano profitti limitati o strutture finanziarie anomale, come elevati livelli di debiti verso fornitori o enti pubblici.

3.2 Le imprese Born-Clean

Le imprese born-clean, invece, nascono come attività legittime ma vengono infiltrate dalle Organizzazioni Criminali in un secondo momento.

Le imprese born-clean infiltrate mostrano cambiamenti nei flussi finanziari, come una riduzione dei prestiti bancari e un aumento della liquidità, derivante dai fondi forniti dalle organizzazioni criminali.

Le imprese born-infiltrated e born-clean rappresentano due volti complementari dell’infiltrazione criminale nell’economia legale. Se le prime sono strumenti immediati per attività illecite, le seconde dimostrano l’evoluzione strategica delle organizzazioni criminali, che cercano di legittimarsi infiltrandosi in settori consolidati. 

Oltre alla dimensione e al contesto, le imprese infiltrate mostrano cambiamenti evidenti nel loro comportamento finanziario, come la riduzione dell’uso di finanziamenti bancari a favore di liquidità interna fornita dalle organizzazioni criminali, per evitare controlli più severi.

4. Distribuzione geografica e settoriale

La maggior parte delle imprese infiltrate si trova nel Centro-Nord Italia, nonostante la maggiore incidenza relativa nelle regioni del Sud, tradizionale culla delle organizzazioni criminali. 

Per quanto attiene ai settori economici maggiormente esposti, settori legati all’edilizia, ai trasporti e alla gestione dei rifiuti mostrano un’elevata presenza di imprese infiltrate, sia per la loro rilevanza economica sia per le opportunità di sfruttamento criminale nei rapporti con la pubblica amministrazione.

Oltre ai settori già citati, emergono, inoltre, infiltrazioni significative nell’energia e nei servizi alle imprese, confermando il ruolo centrale delle organizzazioni criminali in ambiti regolati o con forti legami con le gare pubbliche.

5. Implicazioni economiche e sociali 

L’infiltrazione delle organizzazioni criminali nel tessuto economico legale provoca distorsioni significative:

  • Concorrenti svantaggiati: le imprese infiltrate, beneficiando di pratiche illecite come intimidazioni o corruzioni, alterano la concorrenza e scoraggiano gli investimenti delle aziende oneste;
  • Effetto negativo sui mercati locali: la presenza di organizzazioni criminali riduce il tasso di innovazione e di crescita nei mercati colpiti, poiché le imprese legali tendono a evitare investimenti in aree controllate o influenzate da criminalità organizzata;
  • Danni alla reputazione: il sodalizio con organizzazioni criminali danneggia la reputazione dei settori economici coinvolti, influendo negativamente sull’attrazione di capitali esterni e sul commercio internazionale.

Gli effetti dell’infiltrazione vanno oltre l’ambito economico, colpendo in profondità il tessuto sociale e istituzionale comportando:

  • Erosione della fiducia nelle istituzioni: la corruzione associata all’infiltrazione delle imprese mina la fiducia del pubblico nella pubblica amministrazione e nel sistema giudiziario;
  • Rafforzamento del controllo territoriale delle organizzazioni criminali: le imprese infiltrate fungono da strumenti per aumentare il consenso sociale e il controllo delle organizzazioni criminali sul territorio, ad esempio tramite l’offerta di posti di lavoro o la sponsorizzazione di eventi locali;
  • Permanere delle disuguaglianze: la presenza delle organizzazioni criminali in settori strategici riduce le opportunità economiche per cittadini e imprese non affiliati, ampliando il divario tra territori dominati dalla criminalità organizzata e quelli liberi da tali influenze.

6. Prospettive e strategie di contrasto

La lotta all’infiltrazione delle organizzazioni criminali nelle imprese legali richiede una combinazione di interventi normativi, tecnologie avanzate e collaborazioni tra istituzioni nazionali e internazionali. Nel Paper della UIF vengono esaminate alcune prospettive strategiche basate sull’analisi delle motivazioni dell’infiltrazione e delle caratteristiche delle imprese colpite.

È innanzitutto essenziale rafforzare i controlli preventivi sulle nuove registrazioni di imprese, specialmente in settori e aree ad alto rischio così come misure di monitoraggio come l’analisi dei flussi finanziari possono identificare anomalie indicative di infiltrazioni.

Ma non basta. Sono altresì necessari

6.1 Rafforzare i sistemi di monitoraggio e identificazione

6.1.1 Strumenti di analisi avanzata

L’utilizzo di database rappresenta un passo significativo per tracciare i legami tra organizzazioni criminali e imprese legali. Tuttavia, è necessario investire ulteriormente in:

  • Tecnologie di data mining: l’analisi automatizzata di dati finanziari ed economici può identificare schemi ricorrenti di infiltrazioni;
  • Algoritmi predittivi: strumenti basati sull’intelligenza artificiale possono anticipare comportamenti sospetti, ad esempio l’improvviso cambiamento nella proprietà o nella gestione di un’impresa;
  • Reti integrate tra FIU: collegare i dati di UIF con quelli di altre autorità nazionali e internazionali, come le FIU estere, per garantire una copertura globale.

6.1.2 Coinvolgimento dei settori privati

Le banche, i revisori e i consulenti finanziari e tutti i soggetti obbligati devono essere coinvolti nel sistema di monitoraggio attraverso:

  • Obblighi di segnalazione: rafforzare la normativa antiriciclaggio per ampliare il campo delle operazioni segnalabili come sospette;
  • Formazione: sensibilizzare i soggetti obbligati sui segnali di infiltrazione criminale nelle imprese.

6.2 Politiche di trasparenza e prevenzione

6.2.1 Rafforzare la trasparenza aziendale

Un elemento chiave per prevenire l’infiltrazione è rendere più trasparente la struttura proprietaria e decisionale delle imprese. Le politiche includono:

  • Dichiarazione dei beneficiari effettivi: ogni impresa dovrebbe dichiarare in modo chiaro chi ne detiene il controllo reale, limitando l’uso di prestanome;
  • Accesso pubblico ai registri: facilitare la consultazione dei registri societari da parte di cittadini, media e autorità.

6.2.2 Vigilanza nei settori a rischio

Alcuni settori, come edilizia, rifiuti e trasporti, sono particolarmente vulnerabili. Occorrono interventi mirati, tra cui:

  • Gare pubbliche più trasparenti: rafforzare i controlli nelle procedure di appalto per prevenire infiltrazioni;
  • Certificazioni antimafia: rendere più rigorosa la concessione delle certificazioni alle imprese, con controlli periodici anche dopo l’avvio delle attività.

6.3 Interventi normativi e sanzioni

6.3.1 Leggi più incisive

Il quadro legislativo esistente in Italia ha fornito un modello per altri Paesi; tuttavia, è possibile migliorare l’efficacia normativa attraverso:

  • Inasprimento delle pene: sanzioni più severe per chi facilita l’infiltrazione, inclusi i professionisti della “zona grigia” che operano come intermediari;
  • Normative dinamiche: adattare le leggi al cambiamento delle strategie delle organizzazioni criminali, ad esempio monitorando nuovi settori di interesse come l’economia digitale e le criptovalute.

6.3.2 Confisca preventiva

Ampliare l’uso della confisca preventiva delle imprese sospettate di infiltrazione, proteggendo al contempo i lavoratori e l’economia locale attraverso:

  • Amministrazione giudiziaria delle imprese confiscate: assegnare temporaneamente la gestione a professionisti indipendenti per mantenere l’operatività;
  • Destinazione sociale dei beni confiscati: utilizzare le imprese sequestrate per scopi di interesse pubblico, ad esempio in ambito educativo o sociale.

6.4 Cooperazione internazionale

6.4.1 Scambio di informazioni

La natura transnazionale delle organizzazioni criminali richiede un coordinamento tra governi e istituzioni, che si può attuare mediante accordi multilaterali, tesi a rafforzare le convenzioni internazionali per lo scambio di informazioni tra le FIU e altre autorità investigative, ed operazioni congiunte con task force internazionali per indagare in più Paesi.

6.4.2 Contrasto ai paradisi fiscali

Le organizzazioni criminali spesso sfruttano giurisdizioni con bassa trasparenza per nascondere i proventi illeciti. Un’azione concertata contro i paradisi fiscali è essenziale per limitare i flussi di denaro sporco.

6.5 Cultura della legalità

Un aspetto da implementare è il rafforzamento della cultura della legalità, attuata con programmi per sensibilizzare soprattutto i giovani sui rischi della criminalità organizzata e sui vantaggi di un’economia trasparente e con iniziative per informare i cittadini sui loro diritti.

Conclusioni 

Le infiltrazioni delle organizzazioni criminali nelle imprese legali rappresentano una sfida complessa e multidimensionale, che richiede un approccio sistemico e integrato. Oltre a strumenti legali e finanziari, è fondamentale un cambiamento culturale che promuove la trasparenza e la fiducia nel sistema economico e istituzionale. Studi come quello della UIF contribuiscono a fornire conoscenze essenziali per affrontare una sfida sistemica per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Riconoscere e affrontare tale sfida richiede strumenti normativi e politici mirati, uniti a una maggiore consapevolezza pubblica e una cooperazione internazionale rafforzata.

Le opinioni espresse e le conclusioni sono attribuibili esclusivamente all’Autore e non impegnano in alcun modo la responsabilità dell’istituto di appartenenza.


Per approfondimenti, consultare i seguenti link e/o riferimenti:

Quaderni dell’antiriciclaggio, nr. 24 | Novembre 2024,  Le mafie e le imprese, Quaderno Sintesi in Italiano, UIF Banca d’Italia

Quaderni dell’antiriciclaggio, nr. 24 | Novembre 2024,  Le mafie e le imprese, Quaderno Completo pubblicato solo in Inglese, UIF Banca d’Italia



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