di Marco FERFOGLIA
La banca per motivi storici si è specializzata nella raccolta dei depositi tra i risparmiatori e nella concessione di finanziamenti, ma nel contempo è tenuta a dotarsi di un capitale adeguato sulla base degli obblighi di “natura prudenziale”.
Se l’attività bancaria risulta sempre più condizionata da fattori esogeni, la stessa nel contempo deve affrontare quotidianamente una forte spinta concorrenziale sia nazionale che internazionale.
✓ La chiave concorrenziale “Digitale”
Per affrontare la concorrenza in modo dinamico la banca può trovare nella componente tecnologica la chiave per perseguire il suo successo, risulterà conseguentemente necessario anche ridefinire il “business model” aziendale.
L’approccio tecnologico risulta di fatto una strada obbligata da affrontare, in quanto le nuove generazioni dovranno essere intercettate prevalentemente con dinamiche e tecnologie sempre più “mobili”.
✓ Un quadro normativo europeo favorevole
Le normative europee, in corso di aggiornamento, se da una parte aprono la possibilità ai nuovi operatori di entrare nel “settore banking” (TPP), dall’altra parte ampliano le fasce di mercato da aggredire a seguito di un utilizzo regolamentato delle nuove tecnologie. Qui di seguito viene proposto un quadro sintetico d’insieme:
- Sistemi e modalità di pagamenti standardizzati.
La normativa di riferimento PSD2 (Payment System Directive 2), in corso di rivisitazione, contempla anche lo sviluppo ulteriore della “moneta elettronica” grazie anche all’intervento delle banche e di operatori specializzati (“Third-party service provider”) che daranno vita al fenomeno denominato open banking. - Gestione delle crypto attività.
Con il regolamento europeo Mica (Markets in Crypto Assets) si vuole essenzialmente regolare l’emissione e la negoziazione di crypto attività. Reputo pertanto che si potranno sviluppare dei mercati finanziari alternativi, con la possibilità di negoziare attività e passività finanziarie grazie ai processi di “tokenizzazione”. - Rischio informatico.
Con il quadro normativo denominato Dora (Digital Operational Resilience Act), i soggetti operanti nel settore finanziario dovranno dotarsi necessariamente di comportamenti e processi tali da implementare la resilienza nei confronti del rischio informatico, insito anche nell’attività bancaria.
✓ La “digitalizzazione” delle banche
Il sopra esposto quadro normativo europeo viene positivamente accompagnato da una serie di tecnologie che andranno nel medio periodo a rimodulare completamente l’operare della banca, ecco alcuni esempi:
- Il “Cloud” verrà utilizzato definitivamente da tutte le aziende bancarie. Con il termine cloud ci si riferisce alla tecnologia che permette di archiviare ed elaborare tutti i dati al di fuori del perimetro aziendale, traendo benefici in termini di sicurezza e di aggiornamento dei relativi programmi informatici.
- L’intelligenza artificiale (Artificial Intelligence) verrà utilizzata dalle banche ad esempio per il processo di acquisizione e analisi della nuova clientela (on boarding), per l’attività di delibera (landing) e per il monitoraggio dei portafogli creditizi (monitoring).
- La tecnologia blockchain in un futuro prossimo potrà essere applicata in diversi contesti, ad esempio facilitando lo scambio di asset tokenizzati (componenti attivi e passivi) tra soggetti economici come banche, assicurazioni e società d’investimento.
- Il Metaverso – definito come l’evoluzione tridimensionale dell’ambiente internet – potrà essere utilizzato per proporre l’accesso a sportelli virtuali per incentivare relazioni, spiegazioni tecniche e collocare prodotti bancari evoluti.
La tendenza di fondo sopra espressa è confermata anche dalla radiografia degli investimenti in Information Technology – pari a 6 miliardi di euro (Abi Lab) – che le banche italiane hanno programmato per l’anno 2023. Tra le principali voci di spesa emergono quelle per il digital onboarding e per la gestione del cyber risk. Le banche per mettere in atto le nuove operatività tecnologiche hanno posto in essere, nel 67% dei casi, partnership e joint venture con aziende specializzate nel fintech.
✓ La banca in prospettiva
La banca nei prossimi anni ridimensionerà fortemente la sua rete fisica di sportelli affiancandola ad un unico Market Place (piattaforma specializzata via internet), dove si potranno trovare tutti i prodotti bancari e non bancari come servizi sanitari e quelli per la gestione del tempo libero.
È parere di chi scrive che le banche dovranno nel contempo meglio programmare i relativi rapporti di consulenza personalizzata con la clientela importante, specie per quanto riguarda le attività di finanziamento e quelle relative alle scelte d’investimento personale. Il tutto a beneficio dell’aumento della retention (mantenimento della clientela) e del consolidamento dei margini d’intermediazione della banca.
Intervento di Marco FERFOGLIA, Presidente Associazione AnalisiBanka