di Claudio COLA
La prevenzione del riciclaggio – così come della lotta al finanziamento del terrorismo – rappresenta oramai una parte importante degli strumenti a disposizione dei governi nel contrastare gli illeciti che del riciclaggio costituiscono il presupposto (basti pensare all’evasione fiscale, alle truffe, ai reati finanziari).
La costituzione dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia ha rappresentato un forte impulso alla crescita della cultura delle regole dei controlli in materia e grazie alla partecipazione attiva, in particolare del sistema finanziario, nel 2022 si sono raggiunte oltre 155.000 Segnalazioni di Operazioni Sospette.
Gli obblighi di prevenzione in materia, come è noto, interessano un’area sempre più vasta di soggetti, tra questi anche la Pubblica Amministrazione le cui comunicazioni SOS continuano ad essere estremamente contenute anche in presenza dei rischi in materia conseguenti ai finanziamenti inerenti al PNRR.
Ma i soggetti comunque interessati alla prevenzione del riciclaggio sono via via incrementati; si pensi ad esempio:
- ai sempre maggiori collegamenti tra riciclaggio e sanzioni internazionali che oltre alle imprese finanziarie riguardano in misura sempre maggiore i grandi gruppi industriali,
- e, tutte le imprese che operano (trade compliance) con le nazioni comprese nelle sanzioni stesse.
Una per tutte la Russia, ma anche Iran, Iraq, Venezuela e una nutrita schiera di altri importanti Paesi.
Ulteriori rilevanti novità in materia perverranno dalla prossima costituzione dell’AMLA (e naturalmente dalle proposte dell’AML “Package”) che, oltre a coordinare le FIU nazionali, potrebbe avere anche compiti volti a coordinare le regole sulle sanzioni internazionali e la loro applicazione nei Paesi dell’UE.
Anche in quest’area, infatti, la normativa dei Paesi europei appare particolarmente disomogenea.
A ciò si aggiungano le novità EBA e la loro prossima applicazione in Italia, sulla base dei provvedimenti, in particolare di Banca d’Italia e Ivass, sulle nuove regole in materia di organizzazione che prevedono una sempre maggiore presenza dell’antiriciclaggio nella governance aziendale.
Si apre quindi una nuova stagione dell’antiriciclaggio, come confermato da Claudio Clemente, Giovanni Castaldi (già Direttori UIF) nel convegno tenutosi a fine giugno 2023 presso la Scuola di Economia Aziendale dell’Università degli Studi Roma Tre, organizzato da Aicom e dal Compliance Lab.
Su queste evidenti premesse Aicom – Associazione Italiana Compliance, con l’intento di diffondere le conoscenze e competenze in materia AML CFT organizza una nuova edizione del corso “Antiriciclaggio, lotta al Finanziamento del terrorismo, Cultura dei Controlli” che terrà conto delle importanti novità.
L’iniziativa organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università degli Studi Roma Tre, e con il Compliance Lab, di cui l’Associazione è parte, prevede anche delle borse di studio per favorire la diffusione della materia anche tra giovani laureati.
Una iniziativa che si auspica abbia i risultati estremamente positivi delle precedenti edizioni che hanno potuto contare sulla presenza di docenti universitari e specialisti della materia, nonché delle relazioni di esponenti di Autorità di vigilanza, e su una dimensione estremamente pratica e operativa.
L’iniziativa si terrà in modalità a distanza dal 13 ottobre al 24 novembre 2023 e per qualsiasi informazione ulteriore sui contenuti, l’agenda, i docenti e ogni altra indicazione è possibile rivolgersi alla segreteria organizzativa formazione@aicomform.com
Intervento di Claudio COLA, Presidente Aicom – Associazione Italiana Compliance