La Svolta Antiriciclaggio nel Calcio Europeo

La Svolta Antiriciclaggio nel Calcio Europeo

17 gennaio 2025

di Pietro ODORISIO

Il calcio europeo, con la sua doppia natura di sport e industria, si trova a un bivio storico. L’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2024/1624, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 19 giugno 2024, segna l’inizio di una trasformazione profonda.

Spesso indicato come Single Rulebook AML/CFT, questo regolamento introduce regole uniformi che obbligano anche il mondo del calcio a rispettare rigorosi requisiti di trasparenza e controllo finanziario.

Questa svolta normativa, parte del più ampio Pacchetto Antiriciclaggio Europeo, include anche la VI Direttiva AML (UE 2024/1640) e l’istituzione dell’Autorità Europea Antiriciclaggio (AMLA). Questi strumenti non solo combattono il riciclaggio di denaro, ma mirano anche a trasformare profondamente uno degli sport più seguiti al mondo, rendendolo un esempio di integrità e trasparenza. Le nuove regolamentazioni promettono di cambiare radicalmente il modo in cui operano i club calcistici, gli agenti e tutti i soggetti che gravitano attorno a questo settore. Vediamo come. 

Un nuovo contesto per il mondo del calcio

Sono quattro i punti principali per comprendere questa trasformazione. Per primo, occorre parlare della trasparenza nei flussi finanziari.  La tracciabilità dei flussi finanziari diventerà un elemento centrale per il calcio europeo. Club e agenti dovranno garantire che ogni transazione, da sponsorizzazioni a trasferimenti di giocatori, sia tracciata e verificata. Questo comporta il monitoraggio dei trasferimenti: ogni operazione dovrà indicare chiaramente il beneficiario effettivo, eliminando il rischio che fondi illeciti vengano riciclati tramite trasferimenti gonfiati o intermediari opachi. I club dovranno inoltre verificare l’origine dei fondi degli sponsor e degli investitori, assicurandosi che non provengano da giurisdizioni ad alto rischio o da individui soggetti a sanzioni. Questa maggiore trasparenza aumenterà la fiducia nel sistema calcistico, attirando potenzialmente nuovi investitori istituzionali che, finora, si sono tenuti lontani dal settore per paura di scandali.

Una seconda parola chiave à la responsabilità. Le nuove regole collocano i club calcistici tra i “soggetti obbligati“, al pari di banche e istituzioni finanziarie. Questo significa che i club avranno il dovere di:

  • effettuare la verifica della clientela (Customer Due Diligence) e,
  • segnalare attività sospette, per cui qualsiasi operazione anomala dovrà essere comunicata alle Financial Intelligence Units (FIU).

Per i grandi club, l’introduzione di queste normative potrebbe inizialmente rappresentare una sfida per adattarsi ai nuovi requisiti di trasparenza e controllo. Tuttavia, nel lungo termine, conformarsi pienamente alle regole potrebbe garantire loro un vantaggio competitivo, posizionandoli come modelli di integrità finanziaria e attirando investitori e sponsor che privilegiano ambienti regolamentati.

Anche il ruolo degli agenti subirà dei cambiamenti. Gli agenti calcistici infatti, spesso percepiti come figure opache, saranno sottoposti a un controllo molto più rigoroso. Saranno obbligati a documentare l’origine dei fondi ricevuti, garantire la tracciabilità dei pagamenti e rispettare i requisiti di trasparenza nei contratti. Questo mira a ridurre abusi come compensi non dichiarati o trasferimenti gonfiati, aumentando la professionalità e l’affidabilità del settore. Gli agenti che non si adegueranno potrebbero essere esclusi, mentre quelli più trasparenti diventeranno partner strategici per club e giocatori.

Il quarto e ultimo punto è quello delle regole, valide per tutti (o quasi) i club. Per i grandi club, l’adeguamento alle nuove normative sarà più agevole grazie alle loro risorse economiche e strutturali. Per i club minori, invece, le nuove regole rappresentano una sfida significativa, soprattutto per i costi e l’impegno amministrativo richiesti. Le esenzioni previste per le società con fatturati inferiori a 5 milioni di euro offriranno un certo sollievo, consentendo a queste realtà di operare senza un carico eccessivo. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare che queste esenzioni non vengano utilizzate impropriamente, preservando così l’obiettivo di trasparenza del sistema.

Una svolta, più interrogativi

L’introduzione del Single Rulebook AML/CFT e delle nuove normative antiriciclaggio rappresenta una svolta epocale, ma non è priva di complessità e criticità. Se da un lato queste regole segnano un necessario passo avanti verso una maggiore trasparenza, dall’altro sollevano interrogativi sul loro impatto reale sul sistema calcistico.

Innanzitutto, resta da capire quanto i club, soprattutto quelli di minori dimensioni, siano in grado di sostenere il peso economico e amministrativo dei nuovi requisiti. La necessità di implementare sistemi di controllo avanzati e di formare il personale potrebbe accentuare le disuguaglianze tra i grandi club, dotati di risorse quasi illimitate, e quelli minori, già alle prese con bilanci fragili. Le esenzioni previste per le società a basso rischio rappresentano una soluzione parziale, ma non affrontano il problema alla radice: il calcio europeo è un sistema altamente polarizzato, dove le normative rischiano di amplificare il divario tra i pochi potenti e la maggioranza dei club che lottano per la sopravvivenza.

Un’altra criticità riguarda l’effettiva capacità delle istituzioni di far rispettare queste regole. La creazione dell’Autorità Europea Antiriciclaggio (AMLA) è un passo importante, ma senza una supervisione uniforme e strumenti efficaci di enforcement, le nuove regole potrebbero rimanere lettera morta. L’Unione Europea dovrà garantire che l’applicazione delle normative sia equa e rigorosa, evitando che le disparità normative tra gli Stati membri creino zone grigie dove i crimini finanziari possano continuare a prosperare.

Infine, c’è il rischio che queste norme, pur ben intenzionate, non affrontino una delle cause profonde del problema: l’opacità sistemica del sistema calcistico. Proprietà complesse, connessioni con giurisdizioni offshore e l’influenza di agenti non regolamentati sono dinamiche che si sono consolidate nel tempo e che richiedono riforme più radicali per essere eliminate.

In conclusione, il Single Rulebook AML/CFT è un passo nella giusta direzione, ma rappresenta solo l’inizio di un lungo percorso di trasformazione. Il calcio europeo dovrà affrontare scelte difficili per bilanciare trasparenza, competitività e sostenibilità economica. Senza un impegno collettivo, queste normative rischiano di diventare un esercizio di facciata, incapace di sanare le profonde vulnerabilità di un sistema che è specchio della società stessa. La vera sfida sarà dimostrare che il calcio può evolversi, diventando non solo uno sport più giusto, ma anche un simbolo di integrità in un mondo sempre più complesso.

Intervento di Pietro ODORISIO, Anti-Money Laundering Expert, Consultant


Per approfondimenti, consultare i seguenti link e/o riferimenti:

Regolamento (UE) 2024/1624: Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 19 giugno 2024. Spesso indicato come Single Rulebook AML/CFT, il regolamento introduce regole armonizzate per prevenire l’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo.

Direttiva (UE) 2024/1640: Parte del Pacchetto Antiriciclaggio Europeo, questa direttiva aggiorna la normativa esistente e stabilisce meccanismi obbligatori per prevenire abusi finanziari. Link:Regolamento (UE) 2024/1620: Istituisce l’Autorità Europea Antiriciclaggio (AMLA), che coordinerà e supervisionerà l’applicazione delle normative a livello europeo.

Regolamento (UE) 2024/1620: Istituisce l’Autorità Europea Antiriciclaggio (AMLA), che coordinerà e supervisionerà l’applicazione delle normative a livello europeo.

Europol: Rapporto: The involvement of organised crime groups in sports corruption. Conferma la vulnerabilità del calcio alle infiltrazioni criminali e fornisce dettagli sulle pratiche di corruzione nel settore sportivo.

Deloitte: Report: Annual Review of Football Finance, 2023. Analisi dei flussi economici globali e del ruolo economico del calcio europeo.

Indagini di Rilievo: AC Milan (2018): Indagine sulla vendita del club a investitori cinesi per presunto riciclaggio di denaro | Il prezzo del Milan gonfiato per riciclare denaro? Un’inchiesta della procura, (2018) AGI; Manchester City: Accuse per violazioni finanziarie tra il 2009 e il 2018, con potenziali implicazioni sul rispetto delle normative antiriciclaggio | Man City: conclusa l’udienza, il verdetto nel 2025. Ecco cosa rischia, (2024) Football Magazine; Chelsea FC: Indagini hanno rivelato utilizzo di società offshore durante la gestione Abramovich per finanziare agenti e operazioni | Nuove accuse per il Chelsea dell’era Abramovich: «Soldi offshore agli agenti di Conte e Hazard», (2023) Calcio e Finanza.



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