di Francesco Domenico ATTISANO
Evitare la tentazione di trarre conclusioni affrettate… bisogna avere una mentalità aperta all’approfondimento
Prima di parlare di scettiscismo professionale che sembra più un’accezione negativa, mi viene alla mente la diligenza professionale e il pensiero critico; quest’ultimo è una condizione essenziale e necessaria per analisi orientate a risultati utili per tutte le organizzazioni aziendali e per la soddisfazione degli stakeholder di riferimento.
Nel contempo, un amico professionista(1) mi ha ricordato, che il concetto di scetticismo (in greco σκέψις significa ricerca, dubbio) ha radici antiche, con una centralità di molteplici scuole del pensiero filosofico greco, compresa la teoria di Cartesio.
Insomma, i concetti di scetticismo professionale, pensiero critico e anche mente ricercatrice – indagatrice, sono interconnessi e collegati:
- al comportamento quotidiano dei professionisti dell’internal audit, della revisione contabile, del risk e fraud risk management aziendale, della compliance;
- alle competenze che applicano e ai giudizi professionali che esprimono i professionisti nel corso di ogni giornata lavorativa.
Lo scetticismo professionale e i GIAS
Il concetto di “scetticismo professionale” è fondamentale nella pratica:
- dell’internal auditing,
- della revisione contabile(2) e
- della consulenza – advisory della governance,
ancor più se è definita una road map strategica di sostenibilità e innovazione, da parte dell’organizzazione e in primis del Board.
Nella pratica aziendale lo scetticismo professionale è un atteggiamento mentale che si mette in pratica interrogandosi sempre o dubitando ragionevolmente (senza eccedere in maniera ottusa e ostile) della validità e veridicità delle affermazioni, delle dichiarazioni e delle altre informazioni acquisite. Richiede curiosità e la disponibilità a esplorare al di là del livello superficiale di un argomento specifico.
L’importanza dello “scetticismo professionale” per l’internal auditor è tale che tra le novità dei Global Internal Audit Standards (GIAS)(3), c’è uno standard specifico dedicato allo “skepticism”, che ora è esplicitamente indicato come indispensabile per un’attività di internal auditing diligente.
In particolare, nell’ambito del dominio II dei GIAS (Etica e professionalità) e del correlato principio 4 (Esercizio della dovuta diligenza professionale nella pianificazione e nell’esecuzione dei servizi di audit di assurance e advisory) è stato inserito lo standard 4.3, intitolato proprio “Professional Skepticism”.
Lo scetticismo professionale è essenziale per gli IA per poter formulare giudizi oggettivi basati sui fatti, informazioni e logica, piuttosto che sulla fiducia o sulla convinzione.
Gli IA applicano lo scetticismo professionale quando cercano evidenze per supportare e validare le affermazioni fatte dal Management, piuttosto che semplicemente accettare le informazioni presentate come vere o genuine senza interrogarsi o dubitare, ovvero riflettere su cosa e come si può migliorare lo stato dell’arte.
Lo scetticismo professionale richiede curiosità e la disponibilità a esplorare al di là del livello superficiale di un argomento specifico. Quando si raccoglie – acquisisce e si analizza l’informazione, gli IA dovrebbero applicare lo scetticismo professionale per determinare se l’informazione è rilevante, affidabile e sufficiente per corroborare quanto viene rappresentato e poter esprimere una valutazione professionale su eventuali punti di debolezze e/o correlati elementi migliorativi.
Quali sono le caratteristiche dello scetticismo professionale?
Nel rapporto “Skepticism in Practice”(4), pubblicato nel 2020 dal Center for Audit Quality(5), “Deterring and Detecting Financial Reporting Fraud: A Platform for Action”, sono state individuate le sei caratteristiche chiave per esercitare lo scettiscismo professionale:
- una mente interrogativa;
- sospensione del giudizio fino a quando non viene ottenuta la prova appropriata;
- desiderio di cercare conoscenza e corroborare le informazioni;
- comprensione del fatto che le motivazioni e le percezioni delle persone possono portare a informazioni pregiudizievoli o ingannevoli;
- autonomia o indipendenza di pensiero;
- sufficiente autostima per sfidare le assunzioni e resistere alla pressione.
Scettiscismo e mentalità ricercatrice – indagatrice richiedono degli stages
Sia che si abbia una mente ricercatrice – indagatrice o si eserciti la capacità di scetticismo professionale, quando si ricevono o acquisiscono dati e informazioni, si analizzano, si valutano e si elaborano delle conclusioni i professionisti dell’internal audit e delle altre funzioni di gestione dei rischi e controllo interno dell’organizzazione, dovrebbero saper:
- identificare, affrontare e valutare varie minacce alla qualità e all’integrità dei dati e informazioni;
- rimanere vigili per nuove informazioni e cambiamenti nei fatti e nelle circostanze;
- esercitare un giudizio professionale, con i dovuti approfondimenti e verifiche – valutazioni;
- applicare capacità di pensiero critico per interpretare il contesto e la situazione, ricercando anche tendenze ed eventuali criticità;
- trovare soluzioni ai problemi o individuare soluzioni migliorative o opportunità;
- essere consapevoli di come i pregiudizi consci e inconsci (i cd Bias(6)) potrebbero influenzare il modo in cui i dati o le informazioni vengono utilizzati, analizzati o rappresentati.
Takeaway per lo scetticismo professionale
- Lo scetticismo professionale è fondamentale per gli internal auditor ma anche per tutte le strutture coinvolte nella governance aziendale, quindi:
- sia il Board,
- sia le funzioni- strutture di prima e seconda linea del sistema di gestione dei rischi e controllo interno.
- La funzione dello scetticismo professionale nel processo decisionale, sia strategico che più operativo – gestionale, è cruciale per garantire che le organizzazioni facciano scelte informate e affidabili.
- Lo scetticismo professionale si riferisce alla mentalità e all’approccio adottato dai professionisti aziendali per approfondire e valutare criticamente e in maniera positiva le informazioni, mettendo in discussione lo stato dell’arte o le ipotesi, per sfidare lo status quo.
- Una chiave per accrescere e migliorare lo scetticismo professionale, la capacità di pensiero critico e di valutare senza pregiudizi:
- è l’apprendimento continuo (comprensivo di formazione con case study) non spot o per adempimento, nonché ancor più importante,
- è la sistematica pratica sul campo anche con la supervisione e/o il supporto del Responsabile (training on the job, learning by doing).
Riflessioni e considerazioni finali
Da un’attenta lettura combinata dei GIAS dell’IIA con altre pubblicazioni professionali, nonché sulla base dell’esperienza ultra ventennale in Internal Audit e GRC, si ritiene che poter esprimere e mettere a terra tali caratteristiche, risulta necessario un livello di seniority di pratica professionale elevatissima, vissuta in diversi contesti.
In tutti i casi comunque bisogna sforzarsi quanto più possibile di mantenere un livello appropriato di scetticismo professionale per mitigare i rischi e tenere alta l’asticella degli obiettivi dell’organizzazione, in ottica di creazione di valore interno ed esterno per tutti gli stakeholders.
Infine, secondo l’autore lo scetticismo professionale, insieme al pensiero critico, è un principio basico comportamentale per ogni processo aziendale, partendo dalla definizione ed esecuzione di qualsivoglia strategia aziendale (dalla strategy definition per passare alla fase di execution), che va agito quotidianamente. In considerazione di ciò, si può affermare che lo scetticismo professionale andrebbe interiorizzato e attuato da tutti gli attori della governance aziendale.
Coltivare una cultura di scetticismo professionale sul posto di lavoro è essenziale per garantire che il capitale umano dell’organizzazione abbia il potere di:
- sfidare le idee,
- identificare i potenziali rischi e,
- prendere decisioni informate basate su analisi obiettive o supportare nelle scelte il Senior Management e il Board.
Spero che la presente pubblicazione possa suscitare qualche riflessione mentre si applica lo scetticismo professionale, con una mente aperta alla ricerca e all’indagine, al proprio lavoro attuale e futuro.
Per approfondimenti, consultare i seguenti link e/o riferimenti:
A. Felicani (2023), La sensibilità e la cultura organizzativa antifrode: l’importanza dello scetticismo – Risk & Compliance Platform Europe; www.riskcompliance.it
E. Mullen (2020), Professional Skepticism Essential in Avoiding and Detecting Fraud – Internal Audit 360, www.internalaudit360.com
AS 1015: Due Professional Care in the Performance of Work – PCAOB, www.pcaobus.org
Examining Team, Professional scepticism – ACCA, www.accaglobal.com
(2) Lo “scetticismo professionale” è uno degli aspetti fondamentali nel pianificare e svolgere ogni incarico di revisione, visto che si possono presentare circostanze tali da causare significativi errori nel bilancio e in generale nelle informative economico – finanziarie dell’organizzazione.
Cfr: MEF-Revisione Legale, (2020), Obiettivi del Revisore Indipendente
(3) Il 9 gennaio 2024, l’Institute of Internal Auditing (IIA) ha emesso gli Standard Globali di Audit Interno 2024, che sostituiscono gli Standard Internazionali del 2017 per la pratica professionale dell’auditing interno (IPPF). Gli standard forniscono un quadro per guidare la qualità e l’efficacia delle attività di internal audit interno. I GIAS sono organizzati in cinque domini, 15 principi guida e 52 standard a cui gli internal auditors a livello globale dovrebbero aderire.
Cfr: The Institute of Internal Auditors, (2024), Global Internal Audit Standards – The Institute of Internal Auditors, www.theiia.org
(4) Cfr. AFC, Anti-Fraud Collaboration, (2020), Skepticism in Practice – The Institute of Internal Auditors, www.theiia.org
(5) The Anti-Fraud Collaboration was formed in October 2010 by the Center for Audit Quality (CAQ), Financial Executives International (FEI), The Institute of Internal Auditors (The IIA), and the National Association of Corporate Directors (NACD).
(6) Il tema Bias (pregiudizi) nell’esercizio della professione di internal audit e delle altre funzioni di Risk Management, Compliance e Governance aziendale sarà trattato in una prossima pubblicazione dell’autore.