di Redazione
Sommario
In concomitanza con la Giornata Internazionale contro la Corruzione, il Ministero degli Affari Esteri italiano ha ospitato una conferenza di grande rilievo. Gli interventi dei vari relatori, tra cui il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio hanno enfatizzato la centralità della lotta alla corruzione come elemento cruciale per la sicurezza e la stabilità economica del Paese.
La corruzione viene vista non solo come un problema nazionale, ma come una questione transnazionale che richiede un approccio coordinato e globale. I relatori hanno sottolineato il ruolo della cooperazione internazionale, in particolare con i Paesi del Sud America e del Sud-est asiatico, per affrontare la corruzione e la criminalità organizzata, evidenziando l’importanza della diplomazia giuridica e di sicurezza.
La conferenza ha messo in luce le iniziative e i progetti già avviati, oltre a discutere le strategie necessarie per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni italiane e quelle straniere.
I Punti Salienti
- La corruzione è un fenomeno transnazionale che richiede cooperazione internazionale.
- L’azione congiunta tra istituzioni italiane e straniere è fondamentale per combattere la corruzione.
- Le iniziative già in atto in America Latina per il contrasto alla criminalità organizzata.
- L’importanza della diplomazia giuridica per promuovere l’integrità delle istituzioni.
- Le riforme legislative necessarie per garantire un sistema giuridico robusto.
- Il modello italiano di lotta alla corruzione è visto come un esempio da seguire.
- La celebrazione della giornata internazionale contro la corruzione come momento di riflessione e impegno.
Alcuni Interventi
Diversi i relatori e le autorità presenti. Dopo una prima parte politica con l’intervento dei ministri Tajani, Nordio e Piantedosi il tema della diplomazia giuridica e di sicurezza è stato declinato in 3 diversi contesti con altrettanti panel e moderatori.
Il primo contesto con la moderazione del Gen. Alessio Nardi e sul tema delle azioni per rendere la Diplomazia Giuridica e di Sicurezza sempre più robusta ed in grado di resistere ai fenomeni di corruzione e criminalità transnazionale che incidono sull’instabilità politica e minano le democrazie.
Il secondo contesto con la moderazione del Cons. Giovanni Tartaglia Polcini sulle minacce ed i canali di infiltrazione della criminalità e della corruzione nella nostra società. Questi canali si sviluppano in modo uniforme in tutto il mondo: attraverso la corruzione viene indebolita la pubblica amministrazione; attraverso il riciclaggio viene infiltrata l’economia e in modo insidioso viene attaccat l’istituzione penitenziaria per destrutturare dall’interno la catena penale. I modelli di risposta ed I livelli tecnici spcialistici condivisi sono evidenziati dagli interventi dei massimi esponenti delle Forze di Polizia.
Infine, il contesto dedicato al dialogo pubblico-privato e società civile ed al modello di integrità delle imprese italiane all’estero con la moderazione del min. Raffaele Langella, Coordinatore della Diplomazia Giuridica. Il dialogo fra le autorità pubbliche ed il settore privato è cruciale ed è una delle cifre caratteristiche della diplomazia giuridica. Questo dialogo è rilevante almeno da 3 punti di vista: la battaglia di ordine culturale del contrasto alla corruzione; la contemporaneità delle imprese che hanno una conoscenza anticipata della tecnologia e dei fenomeni di mercato e possono riversare queste conoscenze sulla formazione delle decisioni; il realismo delle imprese che conoscono gli effetti e l’efficacia delle declinazioni delle norme e delle politiche di volta in volta varate. Inoltre, il ruolo della diplomazia giuridica italiana per spostare l’attenzione in tutti i documenti internazionali contro la corruzione sugli shareholder anziché sugli stakeholder per ribadire uno sforzo condiviso del pubblico e del privato e non, diretto dal pubblico al privato.
In questo panel fra gli altri anche Nicola Allocca, Presidente del Comitato Anticorruzione Business OECD (BIAC). Da un lato, ha ribadito le novità contenute nel Manifesto Zero Corruption (OECD-BIAC) articolato in 3 azioni chiave da adottare: cambiare il modo di affrontare la corruzione, adottare strumenti efficaci e promuovere la collaborazione globale tra governi, aziende e società civile. Dall’altro, ha esortato le aziende a dotarsi di un sistema di controllo interno strategico e di una governance evoluta con risk management e compliance dotate di autonomia, risorse e competenze al fine di affrontare i rischi di corruzione, garantire integrità e sostenibilità e, quindi, mantenere e rafforzare la fiducia.
Nel suo intervento Allocca ha citato fra l’altro una ricerca del Parlamento Europeo sul valore della corruzione e il suo impatto economico e sociale secondo cui, eliminare la corruzione in Europa potrebbe generare risorse sufficienti per: Eliminare la fame nel mondo; Garantire l’accesso globale ad acqua potabile; Fornire servizi sanitari gratuiti nei Paesi più poveri; Disporre di risorse addizionali per altri progetti globali di sviluppo e benessere. Il dato sottolinea come il costo della corruzione vada ben oltre le perdite finanziarie, influenzando direttamente il benessere sociale, la qualità della vita e l’uguaglianza e per questo la lotta alla corruzione è una responsabilità collettiva.
Il Ministro Antonio Tajani, durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza della diplomazia giuridica e della sicurezza nel contesto della lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. Ha evidenziato come l’Italia, grazie alla sua esperienza e alle sue prassi, possa fungere da modello per altri paesi, in particolare quelli del Sud America, nel contrastare la mafia e le pratiche corruttive. Tajani ha anche discusso dell’importanza di una cooperazione internazionale più forte e coordinata, sottolineando che la corruzione è un fenomeno che minaccia la democrazia e l’integrità delle istituzioni. Ha messo in luce il ruolo cruciale delle forze di polizia e delle istituzioni nel mantenere la sicurezza e la legalità, evidenziando la necessità di un approccio integrato per affrontare le sfide globali legate alla corruzione. Inoltre, ha espresso gratitudine verso coloro che lavorano in prima linea nella lotta contro questi fenomeni, evidenziando il contributo essenziale delle istituzioni e della società civile.
Principali osservazioni
- Corruzione come problema globale: La corruzione non è solo un problema locale, ma un fenomeno che attraversa i confini nazionali, richiedendo una risposta coordinata a livello internazionale. Gli interventi suggeriscono che la lotta alla corruzione deve essere integrata in un contesto di cooperazione globale, dove le esperienze e le buone pratiche possono essere condivise tra i Paesi.
- Diplomazia giuridica: Si sottolinea l’importanza della diplomazia giuridica come strumento per costruire relazioni tra le istituzioni. Attraverso programmi di assistenza tecnica e scambi di esperienze, l’Italia si propone come modello di riferimento per altri Paesi nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata.
- Riforma normativa: Le riforme legislative sono fondamentali per creare un ambiente giuridico che prevenga la corruzione. Viene indicata la necessità di semplificare le normative e i procedimenti per ridurre le opportunità di corruzione.
- Collaborazione con i Paesi partner: L’importanza di stabilire legami forti con i Paesi del Sud America e del Sud-est asiatico è evidenziata, considerando le similitudini nelle sfide affrontate. Tali collaborazioni possono rafforzare le capacità investigative e operative contro la criminalità transnazionale.
- Sviluppo economico e lotta alla corruzione: La lotta alla corruzione è vista come un elemento chiave per attrarre investimenti e promuovere la crescita economica. Un ambiente privo di corruzione è essenziale per garantire la fiducia degli investitori e la stabilità economica.
- Educazione e formazione: Gli interventi suggeriscono che è essenziale formare adeguatamente le forze di polizia e i magistrati per affrontare il fenomeno della corruzione. La formazione continua e l’aggiornamento delle competenze sono vitali per migliorare l’efficacia delle indagini e delle operazioni.
- Integrazione tra istituzioni: È fondamentale che tutte le istituzioni, dalle forze di polizia alle autorità giudiziarie, collaborino in modo coordinato e sinergico. Le iniziative comuni e il dialogo tra istituzioni possono rafforzare le capacità di risposta alla corruzione e alla criminalità organizzata.
In conclusione, la conferenza ha fornito un’importante occasione per discutere le sfide e le opportunità nella lotta contro la corruzione, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale e della diplomazia giuridica per affrontare questo fenomeno complesso.
Per approfondimenti, consultare i seguenti link e/o riferimenti:
Guarda qui il live streaming completo dell’evento: Giornata Internazionale Anticorruzione