L’autorità di vigilanza ha pubblicato i suoi orientamenti in materia di valutazione dei requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell’incarico degli esponenti aziendali delle banche LSI(1), degli intermediari finanziari, dei confidi, degli istituti di moneta elettronica, degli istituti di pagamento, delle società fiduciarie e dei sistemi di garanzia dei depositanti(2).
Con il termine “esponenti aziendali(3)” ai sensi del Decreto si intendono tutte le persone che svolgono incarichi presso il Consiglio di amministrazione, il consiglio di sorveglianza, il consiglio di gestione, presso il collegio sindacale, di direttore generale, comunque denominato e per le società estere, si considerano gli incarichi equivalenti in base alla legge applicabile alla società.
Gli otto orientamenti sono frutto di un’analisi effettuata sui rinnovi degli organi sociali nel biennio 2021-22, occasione questa che ha rappresentato il primo banco di prova di applicazione della “nuova” normativa sul tema(4).
La governance degli intermediari finanziari riveste un ruolo fondamentale ai fini della salvaguardia dei principi di sana e prudente gestione dell’attività aziendale; pertanto, l’attenzione del regolatore appare recentemente molto più focalizzata su tali aspetti, non da ultimo basti pensare al recepimento degli orientamenti EBA sulla figura dell’esponente antiriciclaggio(5) e su come i requisiti di competenza e professionalità delle figure apicali siano sempre maggiormente dettagliati dalla normativa dell’autorità di vigilanza.
Analizziamo dunque i singoli orientamenti di Banca d’Italia suddivisi per i vari paragrafi per poi trarre considerazioni più generali.
I primi tre orientamenti riguardano prettamente i profili procedurali, qui il regolatore ha ribadito la necessità che le informazioni rese dall’esponente (comprensive del CV) siano acquisite in maniera standardizzata secondo una policy, che siano valutate dagli “Organi Competenti(6)” con apposita indicazione di considerazioni e giudizi e nel caso siano presenti anomalie o carenze “mitigabili” che siano espressamente indicati nel verbale di verifica i presidi di mitigazione e i termini per la conclusione dei processi di verifica (ad esempio 90 o 120 giorni dalla trasmissione del verbale e secondo il caso specifico).
I successivi quattro orientamenti invece rappresentano un focus sui criteri di valutazione degli esponenti.
Viene richiesto agli Organi Competenti per la valutazione del requisito di “correttezza” che acquisiti riferimenti puntuali in caso di indagine, allo stato del/dei procedimenti penali con possibilità di adire e formalizzare pareri da parte dei legali dell’esponente.
Con riferimento ai requisiti di competenza e professionalità viene richiesta l’acquisizione di informazioni dettagliate sulle mansioni, durata e competenza acquisite nelle posizioni ricoperte dall’esponente con relativo focus sulle esperienze professionali che hanno contribuito allo sviluppo professionale dell’esponente.
Il requisito di indipendenza (orientamenti n. 6 e 7) deve invece essere applicato prevedendo in apposita policy tutte le fattispecie rilevanti ai sensi del DM 169/2020(7) ed in particolare tutti i rapporti intercorrenti tra l’ente, società riconducibili all’ente e le figure di esponenti con incarichi esecutivi e presidente. Particolare attenzione dovrà essere posta anche sui rapporti indiretti (ad esempio le società di cui l’esponente detiene, direttamente o indirettamente, partecipazioni non immateriali in termini di capitale o diritti di voto).
Viene altresì indicata come buona prassi l’attività di verifica da parte dell’Organo Competente nel realizzare azioni di rimedio in presenza di “rapporti anomali” con chiara indicazione dell’orizzonte temporale per porre in essere tali azioni fermo restando che l’orizzonte temporale non dovrebbe superare i 3/6 mesi dalla conclusione del processo di verifica di competenza della Banca d’Italia.
L’ultimo orientamento, c.d. “time commitment” rappresenta, a mio avviso, la parte più interessante del documento. Il regolatore ha infatti stabilito che gli Organi Competenti debbano stimare il limite minimo di tempo necessario per lo svolgimento dell’incarico/ruolo in funzione anche della complessiva organizzazione dell’ente.
Il tempo richiesto naturalmente varierà per ogni esponente in funzione della natura esecutiva/non esecutiva dell’incarico e delle dimensioni, complessità e situazione tecnica dell’ente vigilato tenendo in debita considerazione anche gli incarichi ricoperti presso altri enti. Banca d’Italia per questo orientamento ha riportato uno stralcio di una policy(8) approvata da un “piccolo” intermediario che dettaglia analiticamente il carico di lavoro in termini di gg/anno per ogni carica, riportando altresì un numero massimo di incarichi ricopribili dai singoli esponenti.
Gli orientamenti espressi da Banca d’Italia hanno sicuramente lo scopo di armonizzare e standardizzare le azioni minime richieste in tema di verifica dei requisiti per gli esponenti aziendali e sicuramente permette di alzare l’asticella in tema di controlli e best practice in un’area che riveste sempre una crescente importanza e richiede sempre maggiore sensibilità e consapevolezza per poter costituire dei board che siano maggiormente conformi (compliant) al loro ruolo istituzionale ed alle crescenti responsabilità richieste dai regolatori.
Intervento di Andrea DI CORRADO, AML Professional Analyst c/o ICCREA Banca S.p.A.
Le opinioni espresse e le conclusioni sono attribuibili esclusivamente all’Autore e non impegnano in alcun modo la responsabilità di ICCREA BANCA.
Per approfondimenti, consultare i seguenti link e/o riferimenti:
(1) BCE, Elenco: B. List of less significant institutions, 01-11-2023
Gli enti meno significativi (less significant institutions, LSI) sono banche che non soddisfano i criteri di significatività definiti nel regolamento sul Meccanismo di vigilanza unico (MVU) e sono vigilate direttamente dall’Authority Nazionale. I criteri di significatività riguardano, fra l’altro, le dimensioni di una banca, la sua importanza per l’economia di un determinato paese di origine o dell’UE nel suo insieme e la significatività delle sue attività transfrontaliere. In pratica, gli enti meno significativi sono per la maggior parte banche di minori dimensioni le cui attività non superano i 30 miliardi di euro. La BCE periodicamente pubblica l’elenco delle banche LSI e SI (Significant Institutions) all’interno dell’UE. Le SI sono vigilate direttamente dalla BCE.
(2) Banca d’Italia, Orientamenti in materia di valutazione dei requisiti e criteri di idoneità, 13-11-2023
(3) Alcune parti del DM si applicano, per le banche di maggiori dimensioni o complessità operativa, alle cariche di responsabili della funzione antiriciclaggio, della funzione di compliance, della funzione di controllo dei rischi, della funzione di revisione interna e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ove previsto.
(4) D.M. n. 169/2020, Regolamento in materia di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell’incarico degli esponenti aziendali delle banche, degli intermediari finanziari, dei confidi, degli istituti di moneta elettronica, degli istituti di pagamento e dei sistemi di garanzia dei depositanti -.
(5) A. DI CORRADO (2023) La nomina dell’Esponente Responsabile AML: analisi del Provvedimento di Banca d’Italia – Risk & Compliance Platform Europe; www.riskcompliance.it
(6) Con Organi Competenti si intendono le strutture/organismi preposti alla nomina e valutazione preventiva dei requisiti come stabilito dall’organizzazione interna dell’intermediario (assemblea dei soci, Cda, Collegio Sindacale).
(7) Art. 13, 14 e 15 del D.M. n. 169/2020, Regolamento in materia di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell’incarico degli esponenti aziendali.
(8) Banca d’Italia, Orientamenti in materia di valutazione dei requisiti e criteri di idoneità, 13-11-2023
