“Techwashing” è un termine abbastanza recente coniato da Chris Clark, CEO e fondatore della società di consulenza tecnologica Prosperity 24/7 con sede nel Jersey, per descrivere quando un’azienda crea una falsa impressione sui propri prodotti o sulla propria redditività sfruttando il richiamo della tecnologia moderna allo scopo di rendersi più appetibile per i consumatori e per gli investitori.
Il fenomeno non riguarda l’effettiva valenza della tecnologia che si dichiara di possedere ma l’uso reale che se ne fa, spesso solo millantato o comunque molto distante dalle reali potenzialità e finalità attribuite: un comportamento scorretto che si sta diffondendo molto rapidamente a seguito dell’importante sviluppo che stanno attraversando diversi settori tecnologici.
Tra i tanti, i due più soggetti a pratiche di techwashing sono quelli della blockchain e dell’intelligenza artificiale (AI).
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