di Matteo CORBO
Come già illustrato nell’articolo dello scorso 23 gennaio(1), la vicenda del payback è iniziata con il Decreto Legge n. 98 del 2011, che ha stabilito la regola per cui la spesa sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale per l’acquisto dei dispositivi medici fosse fissata entro un tetto, parametrato al fabbisogno sanitario nazionale e regionale standard.
Con il successivo Decreto-legge 78/2015 si è poi previsto che una percentuale dell’eventuale sforamento del tetto sarebbe stata a carico delle aziende fornitrici dei dispositivi medici nelle annualità di riferimento (nella misura del 40% per il 2015, 45% per il 2016 e 50% dal 2017 in poi).
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