Negli ultimi tempi, a seguito delle decisioni della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sollecitate dall’attivista Maximilian Schrems che hanno invalidato prima il Safe Harbour, e, successivamente, il Privacy Shield, il governo degli Stati Uniti, mosso dalla necessità di favorire gli scambi di dati personali tra UE e USA sta cercando di muoversi con tutti gli strumenti a disposizione per giungere ad una decisione di adeguatezza.
Il risultato complessivo è sicuramente un irrobustimento del sistema delle garanzie data privacy per i cittadini UE i cui dati personali vengono trattati in USA, ma anche una maggiore tutela dei diritti privacy dei cittadini USA.