di Giovanni COSTA
Le filiere a doppia cifra e, attenzione a quelle «minori».
Molti osservatori danno per scontato che sia in atto un processo di deglobalizzazione. È sempre sbagliato generalizzare ed estremizzare, in questo caso lo è più che mai.
È invece necessario analizzare specifiche filiere ed entrare nei processi in atto.
Non c’è dubbio che le tensioni geopolitiche e la pandemia hanno indotto a ripensare alcune catene globali di fornitura. Certune sono state accorciate, altre sono in fase di riconfigurazione con massicci investimenti pubblici: finanziamenti per diverse decine di miliardi di dollari sono stati stanziati o programmati da Stati Uniti, Cina, Corea del Sud e Giappone, per sostenere le rispettive industrie nazionali e garantirsi un minore grado di dipendenza dalle importazioni.
Continua a leggere