1. Il difficile equilibrio tra rialzi di tasso e protezione del lavoro
Prima del meeting FOMC del 2 novembre 2022, era sentore del mercato che il dibattito si focalizzasse sull’inasprimento dei rischi nell’economia americana. Del resto, il flusso di dati osservato fino a settembre poteva fornire alla Fed un lieve pretesto all’uscita dalla sequenza di rialzi di tasso aggressivi.
La vera domanda era se lo Statement di novembre o la successiva conferenza stampa fornissero segnali chiari sul percorso dei tassi da dicembre in poi, segnali che consentissero alla Fed di gestire correttamente i rischi al rialzo per l’inflazione.
Forse il messaggio del presidente Fed Jerome Powell sarebbe stato simile a quello veicolato in agosto a Jackson Hole: la Fed è pronta a fare tutto il necessario per riportare l’inflazione al 2% “in modo sostenibile.”