di Marco AVANZI
Il 23 febbraio di quest’anno si è giunti, dopo un articolato percorso in Commissione UE, alla presentazione di una prima bozza di Direttiva UE in materia di obblighi di due diligence nella catena di fornitura(1).
Con la proposta normativa in questione, l’UE intende introdurre un nuovo strumento volto a rendere cogenti una serie di buone prassi fino ad oggi ancora lasciate alla libera adozione da parte delle imprese nonché basate fondamentalmente su strumenti di soft law.
Lo scenario normativo che ora si appresta ad essere discusso prevede una serie di attività da considerarsi da parte delle imprese di grandi dimensioni finalizzate all’identificazione, mappatura e gestione dei rischi che possono pregiudicare valori ambientali e sociali insorgenti all’interno della supply chain.