Nella pubblica amministrazione l’informatica non solo è erroneamente in genere considerata come una semplice “commodity” – e posta in secondo piano rispetto alle logiche dell’adempimento amministrativo – ma, soprattutto, è spesso vista come un “mondo a parte”, popolato da personaggi originali, talvolta strambi, con approcci e punti di vista propri.
«Brave persone, sì, ma purtroppo sono a digiuno di diritto! È come se a discutere sull’ultima finale di Champions League fosse invitato un esperto in… lancio del peso».
Uno degli spettacoli più bizzarri è senz’altro quello di vedere interagire gli informatici con gli altri pubblici interni: linguaggi, schemi logici, approcci operativi, priorità e metodi quasi antitetici. Basta osservare lo sviluppo di una riunione e leggere i successivi meeting report: l’impressione è che ci si stia riferendo a eventi diversi!