di Giovanni COSTA
Si è conclusa venerdì la XIX settimana della cultura d’impresa, promossa da Confindustria e Museimpresa. Se n’è parlato poco: da un lato ci siamo risparmiati fiumi di retorica, da in altro si è persa un’occasione per riflettere sul ruolo dell’imprenditore e dell’impresa soprattutto in questo momento in cui la crisi, che non è solo sanitaria, sembra mettere in discussione tutto.
Impegnativo il titolo della manifestazione «Capitale Italia. La cultura imprenditoriale per la rinascita del Paese» che viene così specificato: «…si può e si deve ripartire e rinascere mettendo al centro l’impresa la sua capacità di costruire visioni, di innovare e reinventarsi, di essere soggetto cardine di comunità».