di Tommaso TOVAGLIERI e Giuseppe STROPPA
A seguito dei tristemente noti fatti di terrorismo che si sono susseguiti nel tempo a partire dal 2011, il livello di attenzione in materia di controlli antiterrorismo è stato innalzato in riferimento a molteplici ambiti nella vita quotidiana dei singoli cittadini e delle imprese.
In particolare, com’è facilmente comprensibile, altrettanta attenzione è stata dedicata nello specifico a quelle imprese finanziarie che gestiscono componenti che potrebbero, a loro insaputa, contribuire ad attività di tipo terroristico. Tale attenzione è testimoniata dall’evoluzione in volume delle attività sanzionatorie di enti regolatori che intervengono in prima persona per evitare che ciò possa accadere.