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BCC banche credito cooperativo

Il Credito Cooperativo tra riforma e unione bancaria

23 luglio 2017

di Daniele CORSINI e Gerardo COPPOLA

Nelle ultime settimane l’impegno richiesto dal disinnesco delle crisi di Mps, delle due Venete e di Carige ha deviato l’attenzione dagli sviluppi della riforma del sistema del credito cooperativo che, per dimensione, occupa la terza posizione nella graduatoria delle banche italiane.

Nel 2016 è stata avviata infatti la riforma delle BCC, funzionale a rafforzare l’intero movimento per non mancare l’appuntamento della Unione Bancaria. L’appartenenza a un gruppo bancario cooperativo sarà condizione per ottenere l’autorizzazione a esercitare l’attività bancaria in forma di BCC.

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BINCK BANK sponsor 2017-2022 del Giro del Belgio e dei Paesi Bassi

16 luglio 2017

Da sempre in tutto il mondo quando si parla di biciclette si pensa subito all’Olanda. Dal 2017 le biciclette saranno associati indissolubilmente al mondo della finanza online grazie alla sponsorizzazione per il 2017-2022 di BinckBank della corsa ciclistica a tappe di Olanda e Belgio.

Lo sport di resistenza e il trading hanno molto in comune, in particolare per quanto riguarda la pianificazione strategica, la consapevolezza delle proprie risorse e gli aspetti psicologici e motivazionali. La gestione emotiva nel trading, come nel ciclismo, è infatti uno degli elementi chiave per riuscire ad implementare con successo la propria strategia.

Prestazioni, potenza e istinto sono cruciali per ottenere buoni risultati. Proprio come la resilienza e la perseveranza, anche la capacità di adattarsi a qualsiasi cambiamento o di sapere quando puntare i tacchi quando necessario sono indispensabili. Continua a leggere

La riforma delle banche di credito cooperativo

15 luglio 2017

di Vincenzo Giovanni DRAGONE

La legge 8 aprile 2016, n. 49, recante la riforma del credito cooperativo, ha introdotto nel Testo unico bancario (TUB) l’istituto del “gruppo bancario cooperativo”; il quadro normativo si è completato con la disciplina di attuazione emanata da Banca d’Italia con la Circolare n. 285 del 2013, 19° aggiornamento del 2 novembre 2016.

Il modello disegnato dal legislatore prevede un gruppo composto da un intermediario bancario quale capogruppo, costituito in S.p.A. e dotato di un patrimonio netto di almeno un miliardo di euro, e dalle banche di credito cooperativo (BCC) affiliate alla capogruppo attraverso un contratto, detto “di coesione”. La disciplina in parola apre alla possibilità di più gruppi, purché sia rispettato – tra l’altro – il requisito patrimoniale richiamato.

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Coperina Libro Corsini Coppola

I nostri autori Corsini e Coppola sul Corriere della Sera

9 luglio 2017

Redazione

 

Nell’articolo del 19 giugno 2017 su L’Economia, inserto del Corriere della Sera, Federico Fubini presentando il libro “Per stare tranquilli in Banca” di Daniele Corsini e Gerardo Coppola ne valorizza l’impostazione multifunzionale.

L’approccio molto pragmatico che i due autori hanno privilegiato permette la fruizione del testo in termini di:

analisi di mercato sui ritardi accumulati dalle banche italiane, manuale per l’educazione finanziaria e per la tutela del consumatore, instant book sul futuro sviluppo della industria dei pagamenti in Italia.

 

Articolo Corriere della Sera

Libro: Per stare tranquilli in Banca

Banca Etruria

Genesi, Normativa e Stato Attuale delle Fondazioni di origine bancaria – Parte 4 (conclusioni)

2 luglio 2017

di Salvatore CARRANO

Lo stato attuale delle Fondazioni: da Fondazioni di origine bancaria a comuni Fondazioni

“Le Fondazioni non hanno una proprietà esterna, non hanno cioè azionisti che possano indirizzare l’istituzione verso un certo tipo di gestione e che possano rivendicare i dividendi corrispondenti al frutto di una buona gestione. Le Fondazioni, in effetti, appartengono a se stesse, non hanno un fine di lucro specifico, nel senso che non devono remunerare un capitale, non attribuiscono a terzi alcun dividendo. Gli amministratori sono nominati, secondo le norme statutarie, in modo da rendere possibile il raggiungimento dei fini istituzionali, spesso esplicitati nell’aiuto alle classi povere, nella promozione dell’arte e della cultura, nell’aiuto alle iniziative assistenziali e sanitarie, con un riguardo specifico alla zona geografica di insediamento”.

Il virgolettato appena sopra è una sapiente quanto dettagliata descrizione del prof. Tagliavini, risalente a venti anni or sono, che pennella il modello ideale e lo stato attuale delle Fondazioni.

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Veneto Banca

La BCE dichiara che Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sono in fase di fallimento

28 giugno 2017

Il 23 giugno, la Banca Centrale Europea (BCE) ha segnalato che Veneto Banca S.p.A.  e Banca Popolare di Vicenza S.p.A.  sono in fase di fallimento o potrebbero fallire in quanto le due banche ripetutamente hanno violato i requisiti di capitale. La dichiarazione è effettuata secondo gli articoli 18(1a) e 18(4a) della regolamentazione del “Single Resolution Mechanism” (SRM).  La BCE ha dato tempo alle banche di presentare piani aziendali, ma le banche non sono state in grado di offrire soluzioni credibili per il futuro.

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Comunicazione

L’organismo di vigilanza nel sistema 231: i flussi comunicativi

27 giugno 2017

di Giuseppe NUCCI

Come preannunciato nell’ultimo articolo, ci soffermeremo ora sulle comunicazioni che interessano l’OIV e, in cioè, sui flussi informativi.

L’art. 6 comma 2 lett. d) del d. lgs. n. 231 stabilisce che il modello preveda “obblighi di informazione nei confronti dell’organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli”, rimandando, quindi, l’individuazione di tali strumenti all’autonomo potere di autorganizzazione di ogni ente.

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Fondazione Varrone Cassa Risparmio Rieti

Genesi, Normativa e Stato Attuale delle Fondazioni di origine bancaria – Parte 3

18 giugno 2017

di Salvatore CARRANO

Le primarie e più recenti normative che disciplinano le Fondazioni sono le seguenti: • Carta delle Fondazioni • Legge di stabilità 2015: L. 190/2014 • Protocollo Intesa Acri-MEF

Carta delle Fondazioni: norme di autodisciplina

Il 4 aprile 2012, all’unanimità, l’assemblea dell’ACRI, l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio S.p.A., approvava la Carta delle Fondazioni. Il documento, composto di 16 pagine, costituiva un regolamento volontario di metodi, comportamenti e migliori pratiche che avrebbero disciplinato e uniformato le regole operative delle Fondazioni. Il consenso all’approvazione del documento non comportava per le Fondazioni obblighi di legge, ma, a seguito dell’adesione, il rispetto delle disposizioni diventava vincolante anche perché accordi, procedure e principi contenuti nel documento, una volta recepiti nei singoli statuti, avrebbero acquistato valore di norma interna e, quindi, disciplinato e regolamentato l’attività dell’ente Fondazione.

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Fondazione CRT Torino

Genesi, Normativa e Stato Attuale delle Fondazioni di origine bancaria – Parte 2

11 giugno 2017

di Salvatore CARRANO

Le primarie normative che disciplinano le Fondazioni sono le seguenti:

• Legge Amato-Carli: L. 218/90 e D.Lgs. 356/90 • Direttiva Dini: L. 474/94 e Direttiva 18/11/94 • Legge Ciampi: L. 461/98 e D.Lgs. 153/99 • Riforma Tremonti: L. 448/2001 • Corte Costituzionale: Sentenze n. 300 e n. 301 – 2003 • Legge di stabilità 2015: L. 190/2014 • Carta delle Fondazioni • Protocollo Intesa Acri-MEF

La legge Amato-Carli: la comparsa delle Fondazioni di origine bancaria

Con la legge Amato-Carli, le Casse di Risparmio, i Monti di Credito su Pegno (al 31/12/1990 operavano in Italia 75 Casse e 7 Monti di prima categoria) e gli Istituti di credito di diritto pubblico senza fondo di dotazione a composizione associativa, ebbero facoltà di conferire l’azienda bancaria alla società per azioni conferitaria e ricevere in cambio azioni per un valore commisurato allo stesso conferimento.

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