UE e trasparenza: l’obbligo del Registro dei lobbisti

23 maggio 2018

Per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini europei circa l’indipendenza delle istituzioni dell’UE, nel 2011 è stato creato un registro europeo per la trasparenza. Ora l’UE vuole renderlo obbligatorio.

L’UE intende fare luce sui lobbisti e sul lobbismo che fino ad oggi è stato avvolto in un’aura di mistero.

Per la prima volta, Parlamento, Commissione e Consiglio stanno negoziando la creazione di un registro obbligatorio per la trasparenza.

Finora il registro, che identifica sia le società che i singoli che esercitano pressioni sull’UE, è stato volontario e ha incluso solo la Commissione e il Parlamento. Include oltre 11.000 organizzazioni.

Se le tre istituzioni concordano sulle riforme, il registro diventerà obbligatorio e includerà il Consiglio. Produciamo leggi per i cittadini. Quindi, naturalmente, hanno il diritto di aspettarsi trasparenza da noi e una libertà di azione rispetto ai gruppi che dovrebbero avere interessi nelle decisioni. Questi cambiamenti rappresenterebbero una grande vittoria per i cittadini dell’UE che saranno in grado di vedere esattamente quali aziende e individui stanno cercando di influenzare le decisioni politiche. I cittadini, quando sanno di più su come funziona l’Europa, possono anche sviluppare questo sentimento di appartenenza, di responsabilità per l’Europa. Non vogliamo essere lontani dai nostri cittadini.

Attualmente solo otto paesi dell’UE hanno un registro delle lobby obbligatorio: Francia, Irlanda, Lituania, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Slovenia and Regno Unito.

Rendere il registro obbligatorio per tutti segnerà il più grande cambiamento da quando è entrato in vigore nel 2011. Sebbene i colloqui siano ancora nelle fasi iniziali, le tre istituzioni hanno concordato una cosa: i negoziati stessi devono essere trasparenti.

 

 

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