Che la criminalità organizzata fosse legata ai così detti reati ambientali è un fatto noto da tempo, quello che sorprende è come tale fenomeno da locale sia diventato sempre più transnazionale, coinvolgendo una pluralità di attori in contesti economici e sociali non sempre trasparenti e molto spesso in paesi in cui la corruzione dilaga e le libertà e diritti sociali e civili vengono costantemente minacciati.
L’assioma criminalità organizzata ed ambiente appare quindi avere un lungo legame proveniente dal passato; eppure, nonostante diversi organismi sovranazionali (UE, FPI(1), United Nations) abbiano sempre sollevato la questione delle politiche e dei controlli a livello internazionale, sembra che i vari stati e regolatori siano sempre stati un passo indietro rispetto ai fenomeni criminali ed allo sfruttamento di flora, fauna e risorse naturali.
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