di Chiara PONTI
La tematica del whistleblowing (termine inglese che tradotto significa letteralmente “soffiare nel fischietto”) è, in questo periodo, al centro per molte Organizzazioni.
Non solo per gli adempimenti che la stessa impone alle organizzazioni che abbiano impiegato, nell’ultimo anno, una media di (fino a) duecentoquarantanove (249) lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, fra cui l’obbligo della istituzione di un canale di segnalazione interna, fissando al 17 dicembre 2023 l’ultima data utile per poterlo fare e quindi adeguarvisi.
Ma anche per le implicazioni che la disciplina stessa determina in ottica di compliance aziendale, analizzandola in questa sede, nella sua accezione etica.
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