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Accessi Indebiti alle banche dati e illusioni digitali

Accessi Indebiti alle banche dati e illusioni digitali

1 dicembre 2024

di Massimo BALDUCCI

            L’attenzione dei media è stata concentrata di recente su alcuni casi di accessi indebiti a banche dati contenenti dati sensibili. Il Ministro della Difesa on. CROSETTO e, successivamente, la Presidentessa del Consiglio on. MELONI hanno avanzato il dubbio di possibili complotti ai danni del Centro Destra.

I  casi riportati con enfasi dai media e cui facciamo riferimento sono quattro: un funzionario della Guardia di Finanza operante a L’Aquila, un funzionario di una filiale pugliese di Intesa San Paolo,  una inchiesta della Procura di Milano su varie aziende che, avvalendosi anche di ex funzionari dello Stato, avevano recuperato dati sensibili per farne commercio e un giovane hacker che sembra sia riuscito ad entrare nei sistemi dell’amministrazione della giustizia.

Indipendentemente dall’esistenza o meno di complotti la domanda cui si dovrebbe cercare di dare risposta e a cui si è prestata, sui media, una attenzione secondaria è: “ma come è stato possibile?”

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Antiriciclaggio in Italia: È Troppo Rigoroso? Impatti sull’Economia e sulle PMI

Antiriciclaggio in Italia: È Troppo Rigoroso? Impatti sull’Economia e sulle PMI

29 novembre 2024

di Nicola LORENZINI

Negli ultimi anni, il sistema antiriciclaggio (AML) è diventato una delle principali priorità dei legislatori italiani ed europei.

Mentre la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo sono cruciali per la sicurezza economica e sociale, emergono delle perplessità sull’approccio italiano, che in molti casi appare più rigido rispetto a quello adottato da altre nazioni europee.

In Italia, l’implementazione del sistema AML ha raggiunto livelli elevati di severità, imponendo obblighi gravosi sia per le imprese che per gli individui.

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Il transaction monitoring al fine di individuare schemi di riciclaggio

Il transaction monitoring al fine di individuare schemi di riciclaggio

27 novembre 2024

di Annamaria GALLO

Il transaction monitoring è uno strumento utilizzato per rilevare e verificare tempestivamente transazioni e comportamenti anomali, al fine di individuare schemi di riciclaggio e identificarne eventualmente di nuovi.

Attraverso l’analisi delle transazioni finanziarie che vanno dai trasferimenti bancari ai pagamenti con carta di credito, il monitoraggio consente di rilevare modelli e irregolarità che potrebbero essere segnali come anomali all’esito di una valutazione di merito.

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Gestione del Rischio Frode: Il Ruolo Cruciale di Board, Management e Audit Committee per Proteggere le Aziende

Gestione del Rischio Frode: Il Ruolo Cruciale di Board, Management e Audit Committee per Proteggere le Aziende

25 novembre 2024

di Andrea FELICANI

Dato il loro ruolo strategico nell’allocazione delle risorse, i Consigli di Amministrazione (boards), il management e i comitati di revisione sono posizionati in modo esclusivo per aiutare a scoraggiare e rilevare le segnalazioni delle frodi occupazionali.

Per farlo in modo efficace, i membri del consiglio dovrebbero avere una conoscenza approfondita dei rischi e di come e attraverso cosa l’azienda persegue nel concreto il proprio business.

Inoltre, per scoraggiare e individuare le frodi, i Consigli di Amministrazione dovrebbero, in primis, essere ben consapevoli del proprio ruolo nel fornire il giusto tono etico e come interagire in modo efficace e costante con i dipendenti e gli altri partecipanti al presidio del rischio frode.

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Lo staking di Cryptovalute

Lo staking di Cryptovalute

22 novembre 2024

di Nunzia RUSSO

Oggi trattiamo il tema dello staking di cryptovalute, che è un metodo per ottenere profitti dalle cryptovalute che sono bloccate per un determinato periodo di tempo sul proprio wallet o su una piattaforma al fine di contribuire alla gestione di una blockchain.

Questo metodo ormai diffuso anche in Italia dall’incirca un paio di anni è, di sicuro, il più popolare e, allo stesso tempo, quello con meno rischi in assoluto arrivando addirittura a rendere il 20% dei profitti annuali.

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Compliance Aziendale, Razionalità Limitata e Complessità: Analisi di un Rapporto Dinamico

Compliance Aziendale, Razionalità Limitata e Complessità: Analisi di un Rapporto Dinamico

20 novembre 2024

di Alessandro CERBONI

Introduzione

Questo saggio pone una riflessione come la razionalità limitata e la complessità si intersecano nella compliance aziendale, offrendo una visione sistemica delle sfide e delle opportunità di gestione delle imprese.

Nel contesto aziendale, la compliance rappresenta sempre più una condizione chiave della governance tanto che l’acquiescenza alle normative, agli standard etici e alle procedure interne ed è fondamentale per garantire la legalità e la trasparenza delle attività oltre che essere di fondamento per la resilienza e la sostenibilità nel tempo dell’impresa.

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Una gestione dei rischi a prova di futuro 

Una gestione dei rischi a prova di futuro

18 novembre 2024

di Emanuele Seu, Business Hub Manager di Deda Bit

Le istituzioni finanziarie devono affrontare un contesto di crescente complessità, a livello normativo, di compliance e tecnologico. Una gestione integrata dei processi GRC è fondamentale  

Sono diverse le sfide che devono affrontare oggi le aziende del settore finanziario. Il contesto geopolitico ha determinato una frattura delle catene di approvvigionamento globali e l’innalzamento dell’inflazione, l’attenzione agli aspetti ESG (Environmental, Social, Governance) ha implicazioni rilevanti a livello legislativo e sulla reputazione e affidabilità dei brand, gli attacchi informatici sono in continuo aumento – secondo il rapporto Clusit 2024(1) del 12% rispetto allo scorso anno.

Questi sono solo alcuni dei fattori che determinano uno scenario di mercato sempre più complesso e che hanno un impatto profondo sull’operatività di aziende e istituzioni finanziarie.

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Francia: Modello Anticorruzione. Come mantenere il livello raggiunto senza introdurre nuove norme

Francia: Modello Anticorruzione. Come mantenere il livello raggiunto senza introdurre nuove norme

17 novembre 2024

di Valentina LANA e Michel SAPIN

Guardando avanti: mantenere il livello raggiunto

Ad oggi la Francia fa dunque figura di Paese modello in materia di lotta contro la corruzione: la legge del 2016 è rispettata ed applicata, la CJIP (Convention Judiciaire d’Intérêt Public) ampiamente utilizzata e con soddisfazione, i programmi anticorruzione in impresa sono solidi.

L’AFA (Agence française anticorruptionche), che ogni due anni, realizza uno studio ‘diagnostico’ sulla maturità dei programmi anticorruzione in impresa, si è espressa a fine 2022(25) in termini incoraggianti rispetto agli sforzi di conformità operati dalle imprese. I programmi di prevenzione della corruzione sono stati concepiti e messi in atto, sono ben strutturati e robusti. Le più grandi difficoltà incontrate riguardano principalmente due aspetti.

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ASPI si aggiudica il premio “Innovazione” al Lean Icon 2024 per il progetto RITA

ASPI si aggiudica il premio “Innovazione” al Lean Icon 2024 per il progetto RITA

15 novembre 2024

Redazione

ASPI (Autostrade per l’Italia) ha recentemente ricevuto il prestigioso premio “Innovazione” al Lean Icon 2024, un concorso europeo che celebra l’adozione iconica ed efficace dei principi Lean nelle organizzazioni.

Questo riconoscimento premia l’eccellenza e l’innovazione nell’implementazione dei principi Lean, confermando ASPI come leader nel settore per l’applicazione di soluzioni avanzate nei processi aziendali.

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“Teniamo Famiglia”: Giudici dell'Esecuzione e Delegati alle Vendite chiedono di disapplicare la normativa Antiriciclaggio

“Teniamo Famiglia”: Giudici dell’Esecuzione e Delegati alle Vendite chiedono di disapplicare la normativa Antiriciclaggio

13 novembre 2024

di Gianluca BOZZELLI

            Ancora una volta l’applicazione della normativa antiriciclaggio occupa un profilo di primo piano nel panorama giuridico italiano, imponendosi come uno dei maggiori pilastri della lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo internazionale.

Eppure — nonostante i fatti e la cronaca giudiziaria confermino la necessità, anche sotto il profilo etico non solo giuridico, di serrare le maglie della rete dei controlli — larga parte dei soggetti obbligati chiede di sfuggire ai meccanismi di prevenzione.

Non poche criticità derivano dalle interpretazioni della normativa da parte di numerosi soggetti obbligati, indicati dall’art. 3 D. Lvo 231/2007, ai quali deve forse aggiungersi un nuovo soggetto obbligato, inserito dalla riforma Cartabia ex art. 586 comma 1 c.p.c.: il giudice dell’esecuzione e delle procedure concorsuali.

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