Negli ultimi giorni i media hanno fatto da cassa di risonanza ad uno scontro tra organi dello Stato la cui gravità sembra essere sfuggita a molti.
Nell’iter di conversione in Legge del Decreto Legge 76 del 2023, alla Camera, all’art 1 comma 12 quinquies alla lettera a) la sospensione della responsabilità erariale degli amministratori (introdotta con il DL 76 2023) viene prorogata dal 30/06/23 al 30/06/24 e, cosa ancora più pregnante, all’art. 1 comma 12 quinquies lettera b) viene esclusa la possibilità per la Corte dei Conti di esercitare il controllo così detto “concomitante” sui programmi e progetti finanziati dal PNRR.
Queste variazioni hanno scatenato le opposizioni e gli stessi magistrati della Corte dei Conti i quali hanno dichiarato che continueranno ad esercitare il controllo concomitante così come “previsto dalla Costituzione”.
Sul tema del “controllo concomitante” il Governo ha motivato la propria scelta sostenendo che i controlli concomitanti vengono già esercitati, nel caso del PNRR, dalla Commissione UE.
La proroga della sospensione della responsabilità erariale viene giustificata con la necessità di superare il terror firmae dei dirigenti, visti i tempi stretti imposti dal PNRR.
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