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Circular Customer Care

Le opportunità della Circular Customer Care

1 aprile 2022

di Alberto MORIANI

L’approccio strategico al marketing ha subito, già nell’economia lineare, un processo di irreversibile evoluzione.

A partire da tendenze orientate alla massimizzazione delle vendite, passando attraverso la maturazione di una maggiore focalizzazione al cliente ed alle sue preferenze, si è giunti agli orientamenti più recenti tesi a stabilirne un rapporto che travalica il singolo acquisto e mira a garantire continuità della relazione e della fidelizzazione.

L’evoluzione del rapporto si è resa possibile sviluppando la cosiddetta customer care, che si configura come l’insieme delle strategie, degli obiettivi e delle azioni che un’azienda può sviluppare al fine di attivare e mantenere, nel tempo, una relazione con il cliente.

In sostanza, si forniscono al consumatore non solo il prodotto, ma anche una serie di servizi accessori, pre e post vendita, quali, ad esempio, l’aggiornamento sugli articoli offerti, prodotti in prova gratuita, offerte speciali riservate, carte fedeltà, ecc.

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Catene di fornitura

La Commissione europea pubblica la proposta sugli obblighi di diligenza nelle catene di fornitura

30 marzo 2022

di Marco AVANZI

Il 23 febbraio 2022 la Commissione Europea ha pubblicato la proposta di Direttiva in materia di Corporate Sustainability Due Diligence in risposta alla risoluzione del Parlamento Europeo del marzo 2021 che richiedeva la definizione di un framework comune in materia di obblighi di due diligence nella supply chain delle imprese.

La proposta di direttiva mira alla creazione di un obbligo comune di due diligence, al fine di considerare i temi ambientali e dei diritti umani all’interno del mondo dell’impresa nonché spingere sui temi della sostenibilità e della condotta responsabile per le imprese operanti in UE che sono nel perimetro di azione della proposta di direttiva.

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Disruptive: nuova tecnologia, nuova economia 4.0 e nuovi contenuti

28 marzo 2022

di Claudia RADI

Durante la ‘’detenzione forzata’’ in casa dovuta al Covid, mi sono immersa nello studio di tutto quanto, in tempi normali, non sarei stata in grado di approfondire.

Argomenti nuovi, nuove articolazioni e la nostra mente così impreparata ad accettare il ‘’nuovo’’, il cambiamento dovuto ai nuovi processi che, indipendentemente dal fatto di trovarci preparati o meno, ‘’dirompono’’ nella società.

Disruptive, termine inglese che in italiano significa dirompente, identifica questo incedere della trasformazione in atto.

Trasformazione in atto frutto dell’evoluzione dei tempi, ma anche ‘’eventi disruptive’’ quali la pandemia del Covid 19.

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smart working

Qualità della vita: chi lascia il posto fisso

25 marzo 2022

di Giovanni COSTA

Il tema dei movimenti sul mercato del lavoro è da un po’ di tempo molto presente nel dibattito economico e politico in Usa e in Europa. In Italia, con un aumento delle dimissioni volontarie nei primi 9 mesi del 2021 di oltre il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (fonte Prometeia-Legacoop), i movimenti hanno assunto le dimensioni di un grande esodo da posizioni di lavoro anche solide.

E le sostituzioni con persone adeguate incontrano difficoltà nonostante gli alti livelli di disoccupazione.

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Misure restrittive UE vs Russia: SWIFT e il congelamento delle risorse economiche

23 marzo 2022

di Nicola MITIDIERI

L’Unione Europea (“UE”) ha adottato una serie di misure restrittive(1)(2) atte a fronteggiare l’aggressione militare nei confronti dello Stato dell’Ucraina, imponendo restrizioni al mercato dei capitali russi all’interno dell’UE.

Sono state erogate sanzioni restrittive personali nei confronti di taluni oligarchi russi preventivamente individuati e sanzioni economiche comprendenti – inter alia – il divieto di effettuare operazioni con la Banca Centrale Russa e con la Banca Centrale Bielorussa, il blocco dell’accesso dello SWIFT (per ora limitato solo a talune Banche) e, da ultimo, il divieto di fornire banconote in euro agli Stati aggressori.

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PIAO-Piano-Integrato-Attivita-Organizzazione

PIAO: da strumento di semplificazione a primo passo verso la compliance integrata

21 marzo 2022

di Matteo CORBO

La centralità della semplificazione amministrativa e normativa per il rilancio del Paese è stata chiaramente affermata nel PNRR, che ha anzi richiesto sul punto un “impegno sistematico” al Legislatore.

Infatti, “è necessario ora dedicare attenzione continuativa all’obiettivo di semplificazione”, in quanto in passato si sono avute soltanto “semplificazioni sporadiche, legate a esigenze contingenti” (PNRR)(1).

Tale percorso non potrà non avere conseguenze sul piano della lotta alla corruzione, in maniera articolata.

Infatti, uno dei principi basilari dell’anticorruzione è senz’altro la semplificazione in quanto è “nella tortuosità delle procedure che fiorisce la corruzione” (S. Cassese)(2).

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FED Powell rialzo tassi recensione lontana

La FED alza i tassi, per Powell la recessione è lontana

17 marzo 2022

di Ivo INVERNIZZI

Un soft landing “nella foschia della guerra”, ma la guidance hawkish permane

Il periodo anteriore all’intervento monetario Fed di marzo, aveva diffuso sui mercati il sentiment di una Fed in modalità ‘risk management‘. Lo scenario bellico presentava tre rischi:

la pandemia (tema trascurato, dopo l’intervento militare in Ucraina); il blocco nel flusso di materie prime (petrolio, gas, grano, metalli); l’inflazione alta e in aumento.

In un contesto di guerra a evoluzione incerta, il presentimento diffuso tra gli investitori era che Powell potesse basarsi meno su modelli quantitativi e più su esperienza e istinto, approcciandosi ai mercati come un autentico ‘risk manager’.

Una recente dichiarazione del numero uno della Fed aveva alimentato le aspettative di rialzo dei tassi già in marzo: «Con un’inflazione ben al di sopra del 2% e un mercato del lavoro forte, prevediamo che sarà opportuno aumentare la fascia obiettivo per il tasso sui Fed Funds durante il nostro meeting di fine mese».

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impatto-conflitto-Russia-Ucraina

L’impatto del conflitto Russia-Ucraina sull’informativa finanziaria al 31 dicembre 2021

16 marzo 2022

di Antonio ROSSI

Il conflitto Russia – Ucraina, oltre a rappresentare una catastrofe dal punto di vista umanitario e sociale è un evento che dev’essere valutato nell’ambito dell’informativa finanziaria al 31 dicembre 2021.

Come previsto dai principi contabili nazionali e internazionali, ai fini della predisposizione del bilancio, gli Amministratori devono tener conto dei “Fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio” e pertanto anche i revisori contabili, sulla base di quanto previsto dal ISA 560, devono esperire una serie di procedure anche coadiuvati, eventualmente, da un esperto di frodi (c.d. Fraud Specialist).

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ESG 360: La tassonomia sociale della UE ad integrazione di quella ambientale

14 marzo 2022

di Francesco Domenico ATTISANO 

Premessa

Quando si parla di sostenibilità e di finanza sostenibile, non bisogna erroneamente fermarsi al tema dell’ambiente, al climate change, al carbon neutral, al solo green. Stesso dicasi, quando parliamo di ESG. La E di environment è importantissima ma lo sono altrettanto la G (governance) e la S (Social).

È, infatti, ormai riconosciuto che le imprese devono mostrare rispetto per i diritti umani come previsto dai principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani (UNGP).

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Lagarde-BCE-Ucraina-Crisi

L’inflazione, la guerra, e la BCE al bivio

11 marzo 2022

di Ivo INVERNIZZI

BCE alle prese con lo spettro della stagflazione

L’arrivo del conflitto russo-ucraina pareva aver fatto superare il tono ‘hawkish’ assunto dalla BCE nella prima parte del 2022. In sostanza, la guerra avrebbe a radicalmente ‘registro’ alla BCE, con una Lagarde che, pur non escludendo categoricamente aumenti di tasso nel 2022, sottolineava «unanime preoccupazione» nel Governing Council riguardo all’inflazione.

Il 24 febbraio Lagarde aveva replicato all’invasione russa affermando che: “la banca centrale adotterebbe tutte le misure necessarie” per stabilizzare l’economia dell’area euro. Per BCE, la paura di un tightening nei tassi prematuro aveva passato il testimone al timore di un ‘falling behind the curve’.

La domanda che si ponevano molti era se BCE, dopo l’impostazione hawkish di febbraio, svoltasse di nuovo in senso ‘dovish’ in risposta alla guerra, annunciando il rinforzo degli strumenti finalizzati alla stabilità finanziaria e anti-frammentazione.

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