di Valeria d’AGOSTINO
«Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?»: questo il rivoluzionario titolo dell’articolo con cui nel 1972 Edward Lorenz, matematico e meteorologo statunitense, inquadrava il meccanismo alla base del c.d. “effetto farfalla” nell’ambito della teoria del caos.
Tale locuzione mostra plasticamente l’estrema sensibilità di un sistema rispetto alle proprie condizioni di partenza: difatti, in un sistema caotico (o non lineare) ad una variazione infinitesimale nello stato iniziale corrispondono – nel lungo termine – variazioni di dimensioni potenzialmente incalcolabili ed imprevedibili.
Grazie all’applicazione fortemente multidisciplinare, l’effetto farfalla è destinato a tornare alla ribalta come chiave di lettura di fenomeni complessi del nostro presente e avvenire, in primis la globalizzazione.