La realizzazione di una mappatura dei processi risulta molto difficile, come abbiamo visto nell’articolo precedente(1).
Tra i principali motivi evidenziamo:
il permanere – per inadeguatezza professionale e culturale – del modello funzionale quale standard privilegiato dalle organizzazioni che, come abbiamo sottolineato, mal si adatta alla logica per processi; un’inadeguata visione, specie nelle amministrazioni pubbliche, che non riesce a focalizzarsi sulle performance e su effettivi criteri di efficienza ed efficacia; la resistenza al cambiamento dovuta al fatto che la mappatura dei processi – ed il suo costante aggiornamento – va ad incidere su equilibri consolidati in quanto determina vere e proprie riprogettazioni che coinvolgono tutte le componenti dell’organizzazione.