di Fabio PRESUTTI
Dunque, Accountability è la parola d’ordine, che però va concretamente dimostrata in termini di compliance (art. 32 GDPR).
Accountability in primis nel senso di responsabilità in capo a coloro che hanno il dovere di vigilare sulla protezione dei sistemi informatici e conseguentemente sui dati ivi contenuti, ovvero sul dipartimento IT/ICT preposto a ciò dal Top Management. Ove quest’ultimo deve avere riguardo, all’interno della valutazione globale dei rischi d’impresa, della necessità di una Governance anche in ottica di cybersecurity. Molto banalmente: “se io ti dico cosa devi fare e non fai, è colpa tua; ma se io non ti dico che cosa devi fare e le tue reazioni ad un evento non sono appropriate, la colpa è mia!”, ma non solo.
L’altro senso di Accountability è anche quello di responsabilizzazione. In quest’ottica è coinvolto tutto il personale dell’azienda, ma se vogliamo, a maglie più larghe coinvolge tutti i cittadini che indistintamente fruiscono della rete.