Redazione
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BCE: la vigilanza, le priorità di rischio, le azioni di controllo
Le grandi banche europee sono sottoposte alla vigilanza diretta della BCE che collabora strettamente con le Autorità Nazionali di Vigilanza nell’ambito del Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU o SSM Single Supervisory Mechanism).
La BCE attraverso l’attività di vigilanza si propone 3 obiettivi principali:
garantire la sicurezza e la solidità del sistema bancario europeo; aumentare l’integrazione finanziaria e la stabilità; garantire una vigilanza coerente.La BCE sorveglia tutte le banche (significative e meno significative) dei paesi partecipanti attraverso la supervisione diretta e indiretta.
La novità dei pagamenti istantanei al Digital & Payments Summit
A Roma, si è svolto nei giorni scorsi il Digital & Payment Summit, appuntamento di riferimento sull’evoluzione del mercato digitale italiano e del sistema dei pagamenti nonché la migliore occasione per conoscere i trend emergenti, le nuove tecnologie e gli approcci più innovativi.
Daniele Corsini, uno dei nostri autori è stato invitato come relatore. Pubblichiamo il suo intervento incentrato sulla piattaforma TIPS della BCE per i pagamenti istantanei.
Appalti: competenza, legalità e innovazione
Nel corso del Convegno L’INNOVAZIONE NEGLI APPALTI TRA COMPETENZA E LEGALITÀ, si terrà una tavola rotonda, coordinata dal dott. Francesco Cerisano, capo redattore del quotidiano economico ITALIA OGGI, sul tema TROPPE LEGGI, NESSUNA LEGGE. COLPA DELL’ANTICORRUZIONE O DELLA POLITICA?
Partecipano Francesco Pinto, Segretario ASMEL, Massimo Balducci, Università di Firenze, Ferdinando Pinto, Università Napoli e Carlo Marino, Sindaco di Caserta.
La tavola rotonda, organizzata da ASMEL, l’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali con 2323 Soci in tutt’Italia è stata programmata a fine maggio scorso, a seguito della presentazione, dei risultati di un Sondaggio commissionato all’Istituto IPR su un campione rappresentativo di funzionari ed amministratori locali, chiamati ad esprimersi sul bigottismo normativo, che affligge il nostro Ordinamento.
La normativa sulle criptovalute
Se possedete delle criptovalute, chiedetevi perché le avete comprate; se aveste intenzione di comprarle, allora domandatevi perché vorreste farlo. Provate eventualmente a fare le stesse domande a dei vostri conoscenti che si trovino in una delle due situazioni e noterete che la risposta sarà presumibilmente uguale alla vostra e sempre la stessa: “Perché, sull’onda dei bitcoin, si nutre la speranza che in un futuro il valore di acquisto possa moltiplicarsi all’inverosimile e trasformare un investimento irrisorio in un consistente capitale”. E, qualora non ci credeste più di tanto, l’effetto FOMO (acronimo di Fear Of Missing Out), ossia il timore di non cogliere un’opportunità e, quindi, essere tagliato fuori dall’approfittare di un’occasione estremamente favorevole, vi spinge a seguire l’esempio di una massa di persone che compie un’azione. Comunque, è fuori dubbio che chiunque abbia avuto la fortuna, l’intuito o magari l’incoscienza di comprare anche solo cento euro di bitcoin nei primi due anni di vita della valuta, oggi quell’investitore è una persona che si ritrova ad avere guadagnato almeno un milione di euro esentasse.
Gdpr: più forte grazie al Comitato EDPB
Intervento di Franco Pizzetti, professore ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di Torino, già presidente dell’Autorità Garante per la Privacy dal 2005 al 2012
Il nuovo Comitato europeo per la protezione dei dati – EDPB – ha poteri e compiti molto più ampi, alla luce del GDPR. E’ il perno essenziale del nuovo sistema dei rapporti tra le Autorità di controllo nazionali; il vero organo titolare del compito fondamentale di garantire la applicazione del Regolamento europeo.
Il 25 maggio 2018 ha tenuto la sua prima riunione il nuovo Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB), previsto dalla Sezione terza del Capo VII del GDPR, dedicato alle norme relative all’obbligo di coerenza e collaborazione tra le Autorità nazionali di controllo.
L’importanza dell’EDPB è evidente dato che è il vero organo europeo titolare del compito fondamentale di garantire la applicazione del Regolamento europeo: è chiamato a controllare che le Autorità nazionali applichino correttamente la nuova regolazione europea.
Video-Intervista con il Dr. Marco Ferfoglia – Presidente Associazione AnalisiBanka
Redazione
IL FUTURO DELL’EONIA CON LA BENCHMARK REGULATION
FINANCIAL BENCHMARK REGULATION E TASSI INTERBANCARI – parte seconda
L’EMMI e la revisione di EONIA
L’European Money Market Institute (EMMI) che è l’administrator dell’attuale tasso EONIA, ha annunciato che non porterà a termine una revisione approfondita di questo benchmark, perché EONIA non è compliant ai dettami della Benchmark Regulation.
L’EMMI sostiene che la valenza informativa e qualitativa di EONIA sarebbe inficiata sia dalla concentrazione dei deals contribuiti da poche banche di importanza sistemica che potrebbero rivelarsi eccessivamente influenti sul benchmark, sia dalla loro concentrazione geografica. EMMI ha aggiunto che includere nel calcolo del benchmark altri strumenti finanziari differenti dai depositi interbancari classici, in particolare i su citati certificati di deposito (CD) e la commercial paper (CP), non può migliorare sostanzialmente la rappresentatività dell’indicatore.
EMMI ha concluso che la metodologia di calcolo di EONIA rimarrà nel suo formato attuale fino al passaggio al nuovo benchmark, purché in assenza di cambiamenti di condizioni e dinamiche del mercato.
In sintesi, EMMI sostiene che la conformità dell’EONIA al nuovo regolamento europeo benchmark (BMR) entro gennaio 2020 “non può essere garantita”, ma, in base alle disposizioni transitorie del Regolamento, questo tasso può continuare a essere utilizzato come parametro di riferimento fino al 31 dicembre 2019.
AnalisiBanka: divulgatori per passione
La voglia di istituire l’Associazione AnalisiBanka deriva dall’entusiasmo di un gruppo di amici e di professionisti che si concretizza il 22 febbraio 2016 per firmare congiuntamente il relativo “contratto sociale”.
I soci fondatori presenti sono in ordine alfabetico: Borghi Sergio, Casati Federica, Ferfoglia Marco, Ghiselli Fabio e Invernizzi Ivo.
Fra le diverse motivazioni che ci hanno portato ad affrontare questa avventura, oltre ad una forte passione verso le problematiche del settore, una delle più importanti è stata quella di constatare la mancanza nel panorama bancario italiano di un contesto dedicato all’informazione ed anche alla formazione dei singoli operatori bancari e finanziari.
Riprogettiamo il modo di valutare la performance
La funzione valutativa: riprogettiamo il “modo” di valutare la performance
Cominciamo dalla fine: l’articolo 5, comma 11-quater, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con la legge 135/2012 afferma che “ciascuna amministrazione monitora annualmente, con il supporto dell’Organismo indipendente di valutazione, l’impatto della valutazione in termini di miglioramento della performance e sviluppo del personale, al fine di migliorare i sistemi di misurazione e valutazione in uso.”
Dall’esperienza di formatore traggo una interessante conclusione al riguardo: il dettato dell’articolo è assolutamente sconosciuto!
La legge in cui è inserito l’articolo tratta di “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario. E l’articolo 5, reca in rubrica “Riduzione di spese delle pubbliche amministrazioni”.
Certamente si tratta di una norma che aveva lo scopo di racchiudere in sé diverse emergenze del momento, pur se nello stesso testo normativo. E ciò dà ancora più valore alla riflessione, che si rende necessaria, sulla “utilità” del sistema di valutazione.
Non si tratta di discutere sulla utilità, in senso assoluto, di esprimere una valutazione sulla performance o sui dirigenti, quanto, invece, sulla funzionalità dei sistemi attualmente impiegati.