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Performance

Il controllo pubblico sulla performance

22 novembre 2017

di Giuseppe NUCCI

Una delle cause “di sistema” che impediscono alla pubblica amministrazione, nel suo complesso, di uscire da un diffuso e persistente stato di inadeguatezza – fatti ovviamente salvi i casi virtuosi – è rappresentata dall’insufficiente ancoraggio delle attività ai risultati.

Per questo motivo, in tempi piuttosto recenti, accanto ai controlli di conformità è stato introdotto un controllo sulla performance, disciplinato dal decreto legislativo n. 150 del 2009(1) , che riguarda tutte le strutture pubbliche.

La normativa mira a realizzare un concetto di “performance management” che presuppone una visione sistemica in assenza della quale si rischia – nel migliore dei casi – di costruire un sistema di obiettivi privo di una coerenza di fondo, più orientato alla valutazione della performance individuale, per la distribuzione degli incentivi, che alla gestione della performance complessiva, in un’ottica di creazione di valore pubblico per la collettività.

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salvataggio bancario

Il salvataggio bancario non è per le banche

13 novembre 2017

di Salvatore CARRANO

Diversi anni or sono, quando ancora internet non c’era, trovai scritto su un quotidiano, o forse in una rivista, che nella vita bisognerebbe aver letto almeno questi tre libri: l’Ulisse di Joyce, l’Uomo Senza Qualità di Musil e il vocabolario della propria lingua madre. Io avevo già letto i primi due e consideravo il vocabolario, più che un libro, un manuale da consultare ogni qual volta, a vario titolo, ci si cimenti con la scrittura. Incuriosito dalla notizia, decisi di rileggere i due capolavori e quando consultavo il mio Devoto Oli, non mi limitavo più alla sola ricerca del vocabolo che mi interessava, ma mi soffermavo sugli altri termini contenuti nella pagina e, non di rado, con un effetto a catena continuavo senza meta a visionare vocaboli che mi venivano proposti dallo stesso significato della ricerca. Il mio Devoto Oli è ormai malridotto, usurato dalle innumerevoli consultazioni e, ciononostante, sicuramente ancora con delle pagine o frammenti di testo inesplorati.

Da un po’ di tempo, l’utilizzo del vocabolario on line ha pensionato il voluminoso tomo, tuttavia “l’incoercibile bisogno” della consultazione non è per niente svanito o diminuito; semmai la dipendenza è persino aumentata. E così, soffermandomi con la mente su un tema finanziario di grande attualità, “l’operazione di salvataggio delle banche venete”, il termine salvataggio, mi è sembrato in antitesi con l’esito della vicenda e mi ha spinto per l’ennesima volta a ricorrere alle definizioni e agli esempi contenuti nel dizionario.

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Redazione
Redazione

Wolfsberg Group: Nuovi Standard di Trasparenza per i Pagamenti

30 October 2017

Il Wolfsberg Group – NGO interbancaria – nell’ambito delle attività per il rafforzamento del sistema finanziario internazionale ha aggiornato e pubblicato i Principi di trasparenza dei pagamenti con l’obiettivo di contribuire alla mitigazione dei rischi legati ai pagamenti internazionali grazie diffusione e applicazione di standard comuni e condivisi.

La prima edizione degli Standard per i Messaggi di Pagamento realizzata con il supporto di diversi operatori bancari è datata 2007. In questa nuova edizione sono state recepite le raccomandazioni relativamente a quali informazioni aggiuntive includere e con quale struttura nei messaggi di pagamento. Gli standard si applicano a qualsiasi attività di pagamento identificata dalla Raccomandazione 16 del FATF inclusi piattaforme e nuovi metodi di pagamento.

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Credito Consumo

La valutazione del merito creditizio nel credito al consumo

27 ottobre 2017

di Francesco SALERNO

La valutazione del merito creditizio nel credito al consumo e la potenziale responsabilità per l’altrui sovraindebitamento 

1. Qualora la situazione di chi richiede credito sia tale da far dubitare della sua capacità restitutoria, il diligente banchiere – come ben noto –dovrebbe astenersi dal concederne. Ad imporre questa condotta sono infatti le regole di sana e prudente gestione, che a salvaguardia della stabilità dell’impresa bancaria escludono la concessione di finanzia¬menti a soggetti sprovvisti di merito creditizio.

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Banca d’Italia Affaire: una tempesta locale

24 ottobre 2017

di Daniele CORSINI e Gerardo COPPOLA

Stante il clima politico incandescente creatosi sulla questione Banca d’Italia, è difficile prevedere come essa finirà e se soprattutto finirà nell’interesse del Paese. Più in generale, nelle ultime settimane si sono addensati sulla questione bancaria temi di natura tecnica, politica e istituzionale di complessa e difficile ricomposizione.

Proviamo ad elencarli:

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Tapering: ovvero la lenta fine del quantitative easing

20 ottobre 2017

di Salvatore CARRANO

Sabine Lautenschläger, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, preme per la soppressione, seppure graduale, delle misure che hanno lo scopo di immettere denaro in circolazione, sostenendo che in Europa l’inflazione media è ormai sopra l’uno percento con un valore massimo prossimo al 2% in Germania. Ci sono, pertanto le condizioni per rallentare l’acquisto di asset sul mercato da parte della Bce.

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Formazione

Competenze: il tallone d’Achille

11 ottobre 2017

Intervento di Massimo BALDUCCI, docente alla Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze

Che cosa cela lo studio dell’Ocse sulle competenze

Il 5 ottobre è stato reso noto lo Skills Strategy Diagnostic Report Italy 2017 dell’OCSE. Per l’ennesima volta gli organismi internazionali segnalano la mancanza in Italia della necessaria attenzione al valore della competenza.

Tra le competenze di solito prese in considerazione dai vari assessments internazionali manca quella delle competenze linguistiche. Imparare le lingue nelle nostre università non solo non è una priorità ma spesso è reso praticamente impossibile. Riassumerò qui la vicenda dei lettori di lingua straniera: lo scarso peso dato alla competenza evidenzia chiaramente come il concetto di competenza sia estraneo al nostro mondo universitario.

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Governatore Visco

Sul Governatore

4 ottobre 2017

di Gerardo COPPOLADaniele CORSINI

Dalla notte dei tempi la nomina elettiva o su designazione dei cittadini a ricoprire cariche pubbliche è un tema di grande interesse e irresistibile fascino. 

Il mondo classico è ricco di esempi e aneddoti per giungere a fissare le migliori regole per scegliere ottimi governanti. Una deliziosa favola di Fedro sulle rane e il re racconta molto degli interessi in gioco e delle sollecitazioni che vengono dai sudditi quando si discute di chi sia il sovrano più gradito.

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Veneto Crisi

Banca e Industria in Veneto, ovvero perché non si impara mai dal passato

24 settembre 2017

di Gerardo COPPOLA e Daniele CORSINI

Questo è il terzo articolo che dedichiamo alle banche venete: nascita, vita e morte delle banche locali e perché ciò sia accaduto è il filo conduttore del racconto. Il Veneto assurge alla storia nazionale perché nel volgere di pochi anni le crisi e fallimenti di tante banche (non solo di quelle più note) hanno probabilmente cambiato in modo irreversibile un modello di sviluppo fondato sui distretti e sulle banche del territorio, cosa che è forse alla base del ritardo dall’uscita dalla crisi economica nella quale ancora ci dibattiamo.

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Draghi

Che cosa è veramente accaduto nelle banche del Veneto?

17 settembre 2017

di Daniele CORSINI e Gerardo COPPOLA

Nel 2010, nel volgere di pochi mesi, il Nord Est e in specie il Veneto sono al centro di forum macroeconomici di alto livello, con la presentazione di studi e ricerche di espressione istituzionale, come mai era accaduto prima.

Nel giugno di quell’anno, infatti, l’allora Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ricevendo la laurea honoris causa al CUOA di Altavilla Vicentina (lo stesso riconoscimento era stato assegnato a Zonin nel 2005) parla del NordEst, definendolo «un’area cruciale per l’intera economia italiana, dove vi risiede quasi un quinto della popolazione, vi si produce un quarto del Pil del settore privato» ed «è da questa area che origina poco meno di un terzo delle esportazioni italiane». E soggiunge: «Ma ora il Nord Est fatica a tenere il passo, come tutta l’Italia, rispetto alle regioni più ricche d’Europa. È con queste che deve confrontarsi».

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