BCE: Rapporto Annuale sulle Attività di Vigilanza
Il 28 marzo la BCE ha pubblicato il Rapporto Annuale sulle Attività di Vigilanza 2017 con la prefazione di Mario Draghi – Presidente della BCE – e l’intervista a Danièle Nouy – Presidente del Consiglio di Vigilanza -.
I dati evidenziano che per la prima volta tutti i gruppi bancari sottoposti a vigilanza diretta della BCE hanno un capitale regolamentare (CET1) maggiore del 10%. Le banche con un CET1 maggiore del 20% sono rimaste pressoché invariate.
Questo è dovuto anche al consolidamento che nel periodo 2008-2016 ha portato il numero delle banche dell’area Euro a diminuire del 25%. Oggi ci sono 5.073 gruppi bancari.
Per quanto riguarda i rischi, nel documento si osserva che sebbene ci siano alcuni miglioramenti la situazione è frammentata, per cui alcune banche hanno generato profitti considerevoli mentre altre non hanno ancora recuperato al redditività ante crisi. A partire dalla mappa dei rischi realizzata dal Meccanismo di Vigilanza Unico (SSM) vengono analizzati quelli più rilevanti: il contesto dei bassi tassi di interesse e l’incidenza sui margini delle banche; il livello ancora elevato – soprattutto in alcuni Paesi UE – dei crediti deteriorati (NPL); le incertezze geopolitiche (elezioni nei Paesi UE, negoziato sulla Brexit e il campo internazionale); il completamento del quadro regolamentare e normativo che nel medio periodo favorisce la stabilità del settore bancario ma può portare costi e rischi di ritardati adeguamenti nel breve periodo; il repricing del rischio dei mercati finanziari a causa della sostenibilità del debito in alcuni Paesi UE.