Nella gestione su base individuale e per conto terzi di portafogli di valori mobiliari il cliente affida all’intermediario il compito di effettuare, per suo conto, attività di investimento e disinvestimento del patrimonio affidatogli, con l’obiettivo di conseguire un incremento del relativo valore. La delega che in tal caso il cliente attribuisce al gestore consente a quest’ultimo una certa discrezionalità di movimentazione e di scelta dei prodotti sui quali investire, ma pur sempre nel rispetto di taluni limiti stabiliti dal cliente.
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Le nuove forme di protezione degli investitori al dettaglio – La product governance nella MiFID II.
A seguito delle crisi finanziarie del 2007 e, più di recente, di quelle che hanno interessato il sistema creditizio, si assiste a un intensificarsi di interventi da parte delle autorità regolatorie europee e nazionali mirati a disegnare un quadro uniforme di tutele per i consumatori. Tra questi, un ruolo centrale rivestono le misure inerenti alla product governance – ovverosia le regole organizzative e di condotta che riguardano la creazione e distribuzione di prodotti finanziari – ritenute quali efficace strumento di protezione in un mercato che vede il progressivo accrescersi dell’offerta di prodotti bancari, finanziari e assicurativi a clientela al dettaglio (cd. “retailisation”).
Una Piattaforma Europea per Rischio e Compliance
di Ingrid Gacci
Attualmente esiste una Piattaforma Europea per Risk & Compliance. Gli ideatori sono professionisti e accademici con una lunga e provata esperienza nel mondo finanziario e bancario. Lo spirito che anima gli iniziatori è quello di trattare la materia di Rischio & Compliance nella lingua d’origine dei Paesi con contenuti specifici per ogni Paese e in un’unica Piattaforma europea favorendo il dialogo, la condivisione e lo scambio di idee su temi legati a compliance, audit, integrità e relativi rischi.
La Piattaforma – disponibile oggi in olandese, tedesco, francese e inglese – si espande anche in Italia con l’inclusione delle tematiche più attuali e più sentite dalla numerosa comunità di professionisti e accademici che si occupa di Governance, Rischio e Compliance in Italia. Continua a leggere
Sistema di Garanzia dei Depositi
Gli osservatori di cose economiche e bancarie di questi tempi si concentrano con ostinazione nel misurare la solidità delle banche, dimenticandosi l’utilità di prendere in considerazione anche il reale livello di fiducia dei depositanti e dei risparmiatori.A livello comunitario con la Direttiva 2014/49/UE, si è voluto aggiornare il quadro normativo relativo ai sistemi di garanzia dei depositi (SGD) nell’intento appunto di ripristinare, seppure indirettamente, la percezione di fiducia nei depositanti. Si ricorda che i sistemi di garanzia dei depositi sono quegli enti che operano a livello nazionale con la finalità di assicurare il rimborso di una quota dei depositi, qualora la banca si trovasse in una situazione di dissesto. Sebbene nell’ambito dei singoli sistemi bancari nazionali i contesti di partenza risultino per taluni casi difformi, gli obiettivi formulati dalla normativa mirano a raggiungere nell’ambito dell’Unione Bancaria Europea una concreta uniformità di comportamenti.
L’internal audit nelle strutture pubbliche
I sistemi di governo e i modelli organizzativi degli enti, sia privati che pubblici, sono in continua evoluzione al fine di realizzare obiettivi sempre più rilevanti e impegnativi. In questa ottica si dovrebbe tendere a minimizzare i rischi che si frappongono al conseguimento degli obiettivi, inevitabilmente insiti in qualsiasi attività. In tale contesto la funzione di internal auditing svolge un ruolo di fondamentale importanza per lo sviluppo della cultura del controllo, inteso non come un semplice proliferare di controllori rispetto agli esecutori, ma come un sistema integrato ove le attività di controllo si coniugano con quelle di gestione.
EBA: Opinion Paper relativo alle Società di Investimento
di Antonio CICCAGLIONE
Il 19 ottobre scorso, l’EBA ha pubblicato l’ Opinion Paper riguardo l’applicazione dei requisiti prudenziali per le società di investimento. In questo documento, l’autorità è stata chiamata a dare ulteriori consigli su due raccomandazioni importanti:
Fare una distinzione tra società di investimento per le quali l’applicazione della CRR e CRD è appropriata, e quelle per le quali tale applicazione risulta inappropriata. Determinare uno specifico schema prudenziale per quelle società di investimento per le quali non è applicabile né CRR né CRD.